Cisterne parcheggiate sul lago: "Sono vuote, non c'è pericolo e nessuna violazione di legge"

La segnalazione di Michele Varesco a l’Adige (guarda il video)

riguardante tre camion cisterna parcheggiati in una piazzola lungo la Statale 47 della Valsugana, nei pressi della località Brenta, ha suscitato le prime reazioni.

La segnalazione di Varesco, che giunge dopo varie chiamate alla Polizia Stradale e ai carabinieri, vuole sollevare il problema della sosta non in sicurezza di tre autobotti, parcheggiate una di seguito all’altra, in uno slargo proprio al di sopra del lago di Caldonazzo, nel punto dove nasce anche il fiume Brenta: i camion sono parcheggiati sì dentro la piazzola, ma in un luogo pericoloso, poco dopo una curva, dove sia le auto che i mezzi pesanti, va detto, non sempre rispettano il limite di velocità.

La video-denuncia di Varesco solleva la criticità di questi «bestioni» che trasportano merci pericolose (gasolio) parcheggiati in un luogo non sicuro, a pochi metri dallo specchio d’acqua, in prossimità di un’arteria stradale trafficatissima ed anche di abitazioni: un rischio per l’ambiente, per gli altri automobilisti e per quanti abitano nelle vicinanze, nel malaugurato caso che una macchina, o peggio un altro camion, dovessero urtare le cisterne parcheggiate.

Le norme per i mezzi che trasportano merci pericolose, che regolamentano le soste, indicano l’obbligo di essere sorvegliati o di essere parcheggiati in un deposito o nelle pertinenze di uno stabilimento che offra tutte le garanzie di sicurezza; se queste possibilità di parcheggio non esistono, il veicolo può essere piazzato in un luogo isolato come un parcheggio per autoveicoli sorvegliato da un addetto, un parcheggio pubblico o privato dove non corra il rischio di essere danneggiato da altri veicoli; un idoneo spazio aperto, separato dalle strade di grande comunicazione e dalle abitazioni, dove normalmente il pubblico non passa e non si riunisce.

Qualcosa però la segnalazione di questo fatto l’ha già smossa: ieri infatti c’è stato il contatto fra il dirigente della Polizia Stradale di Trento, Giansante Tognarelli, e il comandante della Polizia Locale dell’Alta Valsugana Flavio Lucio Rossio, che hanno fatto il punto sulla questione. Alla Polizia Stradale, tuttavia, come afferma Tognarelli, non risultano mai giunte segnalazioni per questa problematica, neanche da parte di altre persone o da altre forze dell’ordine.

Dopo aver fatto il punto infatti sembra non emerga, a detta dei vertici delle forze di polizia interessate, alcuna violazione di legge: le autocisterne, quando sono in sosta in quel tratto, sono vuote e parcheggiano perché hanno finito le ore di viaggio a disposizione, per non incorrere nelle sanzioni pesanti che un camionista rischia se non rispetta le ore di pausa previste.

«La segnalazione - conferma anche il comandante Rossio - ci risulta comunque utile per verificare la situazione con più attenzione e magari trovare anche soluzioni di parcheggio migliori. È ben vero infatti che quel punto è piuttosto infelice per parcheggiare dei mezzi pesanti e si potrebbe valutare di informare anche la Provincia, che ha la competenza d’azione sul tratto trentino della Statale 47 della Valsugana, di prevedere dei divieti per la sosta a mezzi che trasportano merci pericolose, vista comunque la vicinanza del lago, del fiume e delle abitazioni».

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