Anziana rapinata e rinchiusa in casa a Canal San Bovo Paura per una 83enne in balia di due banditi

di Leonardo Pontalti

Le sono piombati in casa in due, mentre stava mangiando, minacciandola e intimandole di dare loro il denaro che aveva nell'appartamento.
Una anziana di 83 anni del Vanoi è rimasta per lunghi, interminabili minuti in balia di una coppia di rapinatori che, dopo averla derubata, l'hanno bloccata in camera da letto per poter così guadagnare la fuga.

Tutto è accaduto il 28 giugno, venerdì scorso: l'anziana vive a Canal San Bovo, in una delle abitazioni della frazione di Ronco-Chiesa. Una casa piuttosto isolata, nella parte alta, lungo la strada che, qualche curva dopo, inizia ad inerpicarsi nel bosco verso passo Brocon. L'ottantatreenne, in ottima salute, vive sola e quotidianamente riceve i pasti consegnati dagli addetti della Comunità del Primiero. Per questo verso mezzogiorno lascia la porta aperta, in modo da agevolare il lavoro del personale dell'assistenza domiciliare.

Un dettaglio che, evidentemente, era stato notato anche dai due malviventi, entrati in azione non appena l'addetto alla consegna del pranzo ha lasciato lo stabile. Sono entrati nella casa della donna verso le 12.40, sorprendendola ancora a tavola: «Non vogliamo farti male, dicci solo dove hai i soldi», le hanno intimato, mentre uno dei due prendeva da un cassetto della cucina un pelapatate, con il quale l'anziana è stata minacciata.
La donna, fortunatamente, non si è lasciata travolgere dalla paura, cercando di rimanere il più possibile tranquilla e spiegando ai due uomini - italiani, secondo quanto lei stessa ha riferito poi ai carabinieri, a volto scoperto e di corporatura robusta - che di denaro in casa non ne avrebbero certo trovato molto.

A quel punto i due l'hanno afferrata, spostandola dal tavolo per farla sedere su una poltrona, sempre in cucina. E cominciando a rovistare in ogni cassetto. Hanno dovuto accontentarsi del poco denaro che l'anziana aveva nel portafoglio, trovando poi in un altro cassetto anche due orologi.
Dopo aver capito che avevano arraffato tutto quello che potevano trovare in casa, i due balordi hanno accompagnato l'ottantatreenne nella camera da letto, bloccando poi le due porte di accesso alla stanza con un letto in un caso e con un divano nell'altro. Non prima di essersi premurati di impedire alla loro vittima di dare l'allarme attraverso la finestra, bloccando anche quella con un cuneo di legno.

Sono poi fuggiti, prendendosi anche il cellulare dell'ottantatreenne e tagliando con un tronchese i fili del telefono fisso, per isolare così completamente la donna.
Che da parte sua, non si è certo persa d'animo: dopo aver sentito i due rapinatori allontanarsi, ha subito iniziato a tentare di smuovere il divano che bloccava una delle porte della stanza in cui era stata rinchiusa, riuscendo poco dopo le 13 a uscirne. Ha così potuto raggiungere a piedi una delle case più prossime alla sua, raccontando tutto ad un vicino che ha subito allertato il 112 ed i familiari dell'anziana.
I carabinieri della compagnia di Cavalese hanno immediatamente raggiunto la frazione di Ronco-Chiesa, raccogliendo la testimonianza della anziana e tutti gli elementi che potrebbero agevolare l'identificazione dei due malviventi.

L'ottantatrenne fortunatamente non ha riportato conseguenze fisiche, al di fuori di un livido ad un braccio, che l'anziana ha rimediato quando i due banditi l'hanno spostata dal tavolo della cucina per farla accomodare in poltrona.
Le indagini sono tuttora in corso, con il lavoro dei militari dell'Arma che si sta muovendo in ogni direzione. L'ipotesi è che ad entrare in azione sia stata una coppia di rapinatori piuttosto esperti, data la calma con cui si sono mossi e la cura in determinanti dettagli: dai guanti in lattice che indossavano e non hanno mai tolto alle scrupolose procedure con cui hanno impedito alla loro vittima di dare subito l'allarme.

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