Per riaprire il Rifugio Brentari tanti volontari a spalare la neve dura alta tre metri

Il Rifugio Ottone Brentari a Cima d’Asta aprirà regolarmente la stagione sabato prossimo 15 giugno. Ma dietro l’apertura c’è stato tanto lavoro, e tanto volontariato, visto che in questi giorni per via della tantissima neve i gestori sono riusciti ad entrare solo dalle finestre del primo piano.

Per aprire il rifugio, però, serve ripristinare l’allacciamento del’acqua e liberare le porte. Ecco che in soccorso del gestore sono arrivati tanti amici amanti di Cima d’Asta, che si sono fatti in quattro a spalare. E adesso il gestore li ringrazia tutti, uno per uno: «è solo grazie ad amici come questi che amano in maniera viscerale la Cima d’ Asta ed il Rifugio che è possibile realizzare cose come queste, scavare nella neve dura e ghiacciata per ore senza batter ciglio. Cercare pozzetti e scavare trincee nella neve alta tre metri, stendere metri e metri di tubature per rifornire il rifugio di acqa non è cosa semplice ma anche quest anno ce l’abbiamo fatta... Grazie a loro: Tomaselli Andrea, Chiaro Daniele, Roberto Ballerin, Lorenzo Ballerin, Gianni Zampiero, Michele Busarello,Andrea Coldebella,Tessaro Fabrizio, Bortolon Eugenio, Enrica Paris, Paolo Micheletti, Rocco, e la LagorAir».

Alla fine, si fa festa: «Il Rifugio Cima d’ Asta aprirà le porte a tutti quelli che vorranno arrivare fin quassù come da programma sabato 15 giugno. Vi aspettiamo».

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