Il «Jeep Camp» in Primiero è scontro politico in Provincia ma l'organizzazione va avanti

«Jeep Camp» a San Martino di Castrozza atto secondo: botta e risposta tra Lucia Coppola e Paolo Ghezzi di Futura 2018, e il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

Il primo atto era andato in scena il 29 aprile scorso quando i due consiglieri di minoranza, preoccupati della «logica del business che sacrifica il rispetto del territorio», avevano presentato un’interrogazione piccata. «In un territorio fragile, già scenario di concerti in alta quota e flagellato dalla tempesta Vaia, ora anche il circo delle jeep» era stata la motivazione per sollecitare l’interessamento del presidente Fugatti nelle faccende locali della nota località turistica, tutelata dai vincoli previsti dal Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.

Il presidente Fugatti l’altroieri ha risposto, riservandosi «una valutazione definitiva sull’opportunità dell’iniziativa che potrà essere data solo con la piena conoscenza dei contenuti della medesima... tenendo comunque in considerazione le autonome scelte che le amministrazioni comunali possono adottare” e confermando «la volontà di definire entro breve le Linee guida per l’individuazione delle attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani».

Ghezzi e Coppola non si sono ritenuti soddisfatti della risposta, «soprattutto se confrontata con le dichiarazioni stampa di ieri su l’Adige dell’assessore Roberto Failoni, che è favorevole allo svolgimento di grandi eventi in montagna, in quanto “volano eccezionale per i territori”, dimenticando che – come scritto dal presidente Fugatti nella risposta alla nostra interrogazione – è necessario ricercare l’equilibrio tra iniziativa/evento da una parte e patrimonio ambientale, immagine e posizionamento di mercato dell’ambito, dall’altra tenendo comunque in considerazione le autonome scelte che le Amministrazioni comunali possono adottare. Pertanto è necessario valorizzare il territorio e rispettarlo proprio al fine di mantenere la sua attrattività turistica, che dipende dal patrimonio ambientale».

Benché il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza abbia rassicurato circa il fatto che la manifestazione non coinvolgerà i territorio sotto tutela, Coppola e Ghezzi sottolineano che ciò «non neutralizza i danni all’ecosistema e al Parco tutto, che dovrebbe essere tutelato e coinvolto e riportano: «Lo stesso presidente dell’Ente Parco si chiede se sia giusto svendere l’immagine di ambiente integro che il Trentino trasmette per cercare di risolvere problemi e crisi contingenti e sostiene che sia imprescindibile una crescita valoriale. Si condivide l’opinione del presidente sul fatto che questi eventi non portano benefici economici a lungo termine».

Su una cosa i tre sono d’accordo: l’importanza di «Linee guida per l’individuazione delle attività umane incompatibili con le peculiarità dei territori montani», che come scrive Fugatti, diverranno utile orientamento a livello locale nella auto-valutazione delle proposte e strumento per un approccio più omogeneo e coerente a livello provinciale.

Intanto però l’oragnizzazione va avanti come niente fosse. Ad inizio settimana, l’agenzia Pielle che gestisce il Jeep Camp per conto del gruppo FCA ha incontrato il Comune, l’Apt e gli impiantisti dell’area Ces richiedendo una lista di una trentina di percorsi motoristici per poi testarli e sceglierne una decina da destinare ai test drive dei circa 200 giornalisti previsti e dei 600 equipaggi. Saranno tutti fuori dai confini del Parco Naturale o su strade in cui l’accesso è consentito oppure forestali di tipo B in cui è sufficiente l’autorizzazione comunale.

Il nodo da sciogliere è la possibilità di approntare il Jeep Camp vero e proprio nella zona attorno al bacino dell’innevamento degli impianti Ces, che prevede il villaggio allestito riciclando il legno degli schianti della tempesta Vaia, con stand espositivi, palco per le presentazioni, ruota panoramica di 25 metri e spazio per le attività del target di riferimento (1200 persone stimate): le famiglie con bambini e gli amici a quattro zampe al seguito.

Per indorare la pillola, la speranza degli organizzatori è quella di poter presentare pure i nuovi modelli Jeep ibridi, «a favore della mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente senza penalizzare prestazioni e spirito del marchio».

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