Riaperta la seggiovia manomessa Passo Rolle, in funzione la «Ferrari»

di Andrea Orsolin

Quasi a tempo record, ha riaperto ieri la seggiovia Ferrari, dopo il sabotaggio che rischiava di compromettere la stagione invernale. 
Due settimane fa gli impiantisti della San Martino Rolle spa, la società proprietaria di parte degli impianti del Passo oltre che delle ski aree di Ces e Colverde-Rosetta, si apprestavano a dare il via alle sciate. Una brutta sorpresa li aveva però costretti a fermare uno degli impianti di risalita. Era la mattina del 1° dicembre quando, dopo un controllo di routine, gli operai scoprirono il sabotaggio della fune che sostiene la seggiovia Ferrari. Due dei trefoli, cioè i grovigli di fili metallici che compongono la corda, vennero tagliati con una mola a disco a batteria. Vista la rarità dell'attrezzo in questione, si capì subito come ad azionarlo fosse stata una mano esperta. Qualche giorno dopo anche su un altro impianto della ski area, quello della Paradiso, venne segnalato un tentativo di sabotaggio. 
Un vero e proprio attentato, quello del Rolle, che ha lasciato tanta rabbia tra gli addetti ai lavori. Gli operai non si sono però scoraggiati, lavorando senza sosta con le ditte e i tecnici incaricati per poter ripristinare velocemente gli impianti danneggiati. 
Un aiuto importante è giunto da altre località turistiche. La corda sostitutiva è stata trovata ad Andalo, in val di Sole, così ieri mattina la Ferrari è ritornata a funzionare. Si tratta però di una soluzione temporanea: in primavera la fune dovrà essere sostituita completamente. 
La prossima settimana ripartirà invece anche la Paradiso, con buona pace di chi pensava che la manomissione degli impianti avrebbe causato lo stop alle sciate sul Passo: «La legge modificata recentemente consente di cambiare solamente parte della fune e quindi solo i trefoli danneggiati, salvaguardando quelli intatti - spiega Giacobbe Zortea , presidente della San Martino Rolle spa - Forse chi ha tagliato la corda è rimasto un po' indietro e pensava che fossimo obbligati a cambiarla, credendo che con il suo sabotaggio avremo dovuto dare l'arrivederci alla prossima stagione alla Ferrari. L'intero impianto è stato controllato attentamente, con le dovute verifiche tecniche, poiché per noi la sicurezza è una priorità assoluta». 
La ricerca dei pezzi sostitutivi è stata intensa ma ha portato in poco tempo a trovare in altri impianti la soluzione ai problemi: «La fune per la Paradiso è di un modello particolare - prosegue Zortea - l'abbiamo trovata a Cortina grazie ad Anef e alla sua presidente Valeria Ghezzi, che desidero ringraziare». 
I costi delle operazioni sono stimati in circa 50mila euro per entrambe le seggiovie. In primavera però andranno sostituite definitivamente sia le funi della Ferrari che quelle della Paradiso, per un costo di circa 150mila euro. Proseguono nel frattempo le indagini da parte dei Carabinieri, che stanno seguendo alcune piste ma preferiscono non sbilanciarsi.

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