Primiero-Vanoi, il nuovo logo Apt sta già facendo discutere

Non è neanche stato ufficialmente presentato (lo si farà questa sera durante l’assemblea ordinaria dei soci), che già la piattaforma social più conosciuta si scatena con commenti anche sagaci. È il caso del nuovo logo o, meglio, il «brand di destinazione» dell’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza Passo Rolle Primiero e Vanoi.
Che andasse cambiato, lo si predicava da molto e, come successe per il precedente, ognuno si sente in dovere di dire la propria. Lo ha già messo in conto il presidente dell’Apt, Antonio Stompanato, che non si scompone, e, riassumendo il suo messaggio, risponde: «Invito anche i non soci ad assistere all’assemblea per saperne di più prima di prendere posizione».
Ma a parte dire che il logo pende verso il basso mentre quello delle più blasonate dell’arco alpino punta direttamente in alto (Cortina, Fassa e Andalo docent secondo i semiologi dell’immagine), essere più adatto alla riviera gardesana (sembra una vela da windsur) o ad un caseificio (assomiglia molto ad una fetta di formaggio), qual è la critica che ha riscontrato il maggior dibattito? La scomparsa del Cimon della Pala e la dizione «Passo Rolle», che i frequentatori del valico più fotografato delle Dolomiti ritengono, oltre ad un’offesa, una scelta azzardata.
«Penso - obietta Federico Romeo Bricolo, amministratore della pagina Facebbok Passo Rolle nel cuore, sempre attivo e presente nel mettere in luce le problematicità del valico per trovare una soluzione - che se un’Apt decide di togliere il nome di una località dal proprio logo, correttezza vuole che prima di farlo si confronti con le realtà interessate spiegandone le motivazioni». Poi aggiunge: «Che ci fosse la volontà di cambiare il logo per modificare il nome Smart era cosa risaputa visto che una volta digitato sui motori di ricerca non portava al sito dell’Apt, ma alle automobili; ma perché nel farlo si è deciso di cancellare Passo Rolle penalizzandolo così ancora una volta? E com’è possibile che questa decisione sia stata presa proprio da chi avrebbe il compito di promuoverlo come località turistica? Ma qualcuno ha pensato agli operatori del passo che fra mille difficoltà cercano ogni anno di rinnovare la loro offerta turistica nonostante siano stati in passato, per troppo tempo, trascurati come nessun altro dalle varie istituzioni? Fare impresa a 2000 metri non è per niente facile e l’APT cosa fa? Toglie Passo Rolle dal suo simbolo!». E conclude: «Speriamo che chi di dovere si ravveda al più presto riportando sul logo dell’Apt il nome di Passo Rolle che non è qualcosa da nascondere, ma un valore aggiunto per tutta la Comunità del Primiero con i suoi alberghi, ristoranti, rifugi e malghe e punto di partenza a disposizione di tutti per escursioni e trekking fra i più famosi delle Dolomiti e di tutto l’arco alpino».
L’intervento del presidente Stompanato non si è fatto attendere, e, con la premessa di non voler polemizzare, risponde: «Rispetto naturalmente l’opinione di tutti ed i gusti personali, quindi comprendo che a qualcuno il logo può non piacere e ad altri invece piace molto. Quello che mi piace sottolineare sul quel marchio è la definizione (finalmente) di un chiaro brand territoriale dove emerge evidente la località più conosciuta e di traino, San Martino di Castrozza, intorno alla quale dobbiamo fare fronte comune per trarre beneficio tutti, dal Passo Rolle, al Primiero fondovalle, alla Val Canali a Passo Cereda è così via. Il fatto che Passo Rolle non sia stato inserito è perché non ha nessun senso riempire di nomi un logo che deve essere quanto più chiaro, semplice e leggibile per essere efficace. Tra l’altro è stato realizzato un identico logo per i mercati internazionali dove sparisce anche Primiero e Vanoi, sostituiti da Trentino Dolomites e sarebbe quello che Passo Rolle dovrebbe utilizzare se vuole allargare i suoi orizzonti turistici».
Insomma, «il ragionamento è più complesso di quello che sembra» e Stompanato non entra nei dettagli delle scelte per «rispetto dell’assemblea dei soci che si terrà questa sera». E conclude non senza una vena di ironia: «Se qualcuno di voi desiderasse partecipare come ospite, visto che a Rolle abbiamo ancora pochi soci, lo invito con piacere, scrivendomi in privato, così magari può acquisire precise informazioni. Dopo potrà criticare a ragione veduta oppure ricredersi».

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