Levico: dopo l'acqua una tromba d'aria

Un ambiente surreale oggi ha accolto al risveglio i cittadini di Levico; niente è più come prima, il Parco secolare degli Asburgo non c’è più.

Gli alberi schiantati non si contano e i volontari sono impegnati a recuperare oltre 70 persone bloccate nelle abitazioni. Il Parco ha lasciato il posto ad un vuoto, riempito solo da tronchi e fronde che si sono riversati anche su viale Rovigo, mancando di poco le case che si trovano nei paraggi; non si è fatto ancora un conteggio di quanti e quali esemplari siano sopravvissuti alle violente trombe d’aria e raffiche di vento che hanno colpito Levico, e in particolare la zona del Parco e della stazione dei treni.

Un panorama devastato e irriconoscibile, senza più un albero in piedi: i pochi che sono visibili dai perimetri del grande Parco provinciale, dove è stato per motivi di sicurezza vietato l’accesso fin dalla prima serata di ieri, sembrano scossi dal vento e appaiono curvi e pericolosamente inclinati.

Chiusa da ieri via Rovigo per lo schianto delle maestose piante che hanno invaso la carreggiata. Un evento atmosferico che ha lasciato il segno, di quelli che si ricorderanno per anni, con danni che hanno colpito il cuore della città che non ha potuto restare indifferente ad una simile strage.

 

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