Strada Valesele Basse, la giunta intende procedere all'allargamento

Continuerà a far discutere l’opera di allargamento della strada forestale delle Valesele Basse, in Vigolana: sono praticamente inconciliabili le posizioni espresse dalla minoranza a nome dei cittadini contrari (126 i firmatari della petizione per bloccare i lavori) e quelli invece della maggioranza, convinta della bontà dell’opera. Come reso noto da l’Adige, ad inizio mese Michela Pacchielat, capogruppo della minoranza, ha presentato in Comune la petizione con le firme contrarie, chiedendo che della questione tornasse ad occuparsi il consiglio comunale. Così è stato, la discussione è tornata a ribattere le motivazioni dei favorevoli e quelle dei contrari, ma alla prova dei fatti nulla è cambiato. «Con l’allargamento della strada - ha sostenuto il sindaco David Perazzoli  (foto) - non vuol dire che ogni giorno passeranno file di camion sulla strada, e sono convinto che non vi sarà neppure il temuto impatto ambientale. Tra l’altro, la minoranza era assente alla serata convocata a giugno per discutere proprio dell’opera». Non si è fatta attendere la risposta di Michela Pacchielat: «I lavori, presentati a cose già fatte senza interpellare noi della minoranza o la popolazione, rappresentano un impatto emotivo ed affettivo, e l’amministrazione dovrebbe anche saper ascoltare il parere della gente. Ma pare non ci sia la volontà di mettere in discussione le decisioni. L’opera non giustifica il ricavo che si trarrà dalla vendita del legname di quella zona, davvero esiguo. La nostra assenza alla serata è stata voluta, perché non volevamo fare gli spettatori di qualcosa di già deciso». Un punto, quest’ultimo, rimarcato anche dal consigliere Renzo Sadler. Ha ribattuto a queste questioni anche il vicesindaco, Armando Tamanini: «Il dialogo si è cercato, ma se davvero la partecipazione e la contrarietà si fossero mostrate in maniera massiccia sarei stato il primo a pretendere una revisione del progetto». Tuttavia, al momento della votazione (il voto favorevole significava appoggiare la contrarietà ai lavori) a votare in maniera positiva insieme alla minoranza c’è stato anche il presidente del consiglio comunale, Francesco Maria Raimondo, mentre la maggioranza in blocco ha votato contraria. Presente a questo momento del consiglio anche Walter Kaswalder (che sul tema aveva presentato anche un’interrogazione in consiglio provinciale), che ha accolto con qualche mugugno e rimostranza le tesi della maggioranza.
Il consiglio ha anche approvato la settima e l’ottava variazione di bilancio: la prima per spostare la competenza (da quest’anno all’anno prossimo) di alcune opere, la seconda per convogliare 200 mila euro di avanzo di amministrazione (sbloccati grazie a una recente circolare della Giunta Provinciale) nei lavori di ripavimentazione di via Trieste a Vigolo Vattaro, liberando la stessa cifra per essere riutilizzata nel «fondo investimenti minori».
Significativa e particolare, da segnalare, l’apertura del consiglio: approssimandosi infatti il centenario della fine della Grande Guerra, il sindaco, indossata la fascia tricolore e facendo osservare a tutti i presenti un minuto di silenzio, ha letto i nomi dei circa 150 caduti dell’Altopiano. Domani alle 19.45 al teatro di Vigolo Vattaro, un gruppo di giovani coordinati da Laura Moschen e il coro Vigolana porteranno in scena un recital per commemorare i caduti e non dimenticare.

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