A Levico Terme maggioranza a rischio tenuta L'assessore Bertoldi sarà sostituito dopo le Provincial

 Le recenti dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Bertoldi e della presidente del consiglio Silvana Campestrin, presentate a distanza di una settimana l’una dall’altra anche se con motivazioni del tutto diverse, hanno riaperto il capitolo della «tenuta» dell’attuale maggioranza levicense. 
Dalle elezioni che nel maggio 2014 hanno visto vincente la coalizione Pd, Patt, Upt e Levico Domani ed eletto a sindaco Michele Sartori con circa il 58,99% delle preferenze, è cambiato molto. Gli eletti avevano subìto un rimpasto già nei primi mesi di amministrazione, con le dimissioni del consigliere Upt Roberto Vettorazzi e quelle di Remo Libardi, eletto per il gruppo di minoranza «Impegno per Levico». La situazione è rimasta stabile fino all’uscita dal Pd della consigliera Rossella Piazza, annunciata durante la seduta consigliare del 27 luglio 2017 mentre in aula si discuteva un’interpellanza firmata a due mani dai gruppi di minoranza Impegno per Levico e Movimento 5 Stelle, poi bocciata, in materia di Pgtis, che chiedeva anche le dimissioni della vicesindaco Laura Fraizingher.
La consigliera si diceva non più disposta a tollerare «l’atteggiamento di mancato rispetto nei confronti delle minoranze».
Logiche politiche non più condivisibili sono ciò che ha causato anche le dimissioni dell’assessore al turismo Werner Acler, eletto con l’Upt: la comunicazione ufficiale è stata presentata il 25 luglio 2018. Acler faceva riferimento a specifici argomenti, denunciando un modus operandi discutibile e la mancanza di «un’azione politico-amministrativa compatta e coesa su aspetti di fondamentale importanza, che riguardano la pianificazione futura di Levico». Dichiarando questo, prendeva le distanze dalla decisione di trattare la variante di Pgtis e Prg. Ancora una volta è stata quindi la materia urbanistica a rappresentare un «nodo» che sembra indistricabile per l’amministrazione e argomento di sempre difficile trattazione nel Comune di Levico. 
A queste dimissioni sono seguite quelle della presidente del consiglio Silvana Campestrin, eletta all’interno della coalizione di maggioranza per il Patt, annunciate all’inizio della seduta del 4 ottobre scorso. Un’uscita che «ha motivazioni di ordine politico che si innestano su un sistema di gestione amministrativa in cui fatico a riconoscermi». A non permettere più a Campestrin di andare avanti «la non condivisione di alcune scelte di gestione».
Di tutt’altra natura invece le dimissioni più recenti dell’assessore Andrea Bertoldi, secondo su quattro assessori ad abbandonare la giunta Sartori, di giovedì scorso: «Una decisione personale che nulla vuole avere a che fare con la politica». 
Non sono solo la giunta e la maggioranza ad aver subìto delle perdite negli ultimi due anni, ma anche le commissioni consiliari permanenti: a fine settembre ha lasciato il ruolo di presidente dalla commissione affari finanziari e tributari, Efrem Filippi e poche settimane prima era stata annunciata la rinuncia alla nomina di vicepresidente della terza commissione con le competenze in materia di urbanistica, territorio e ambiente dal consigliere Gianni Beretta. «La mancanza di documenti fondamentali e di comunicazione» è stata la causa principale della decisione presa «che ha fatto portare avanti alla commissione varianti e provvedimenti che spesso sono state bloccate: le più eclatanti Taverna e Pgtis», ricordava Beretta, riconfermando ancora una volta l’urbanistica come argomento caldo. 
La legislatura attuale scade nel 2020, dato che ai canonici 5 anni di mandato se ne è aggiunto 1 per le dimissioni anticipate da sindaco di Gianpiero Passamani, ma non è detto che ci si arrivi. Il sindaco Sartori, per le dimissioni di Bertoldi, ha detto che annuncerà il sostituto solo dopo le elezioni provinciali. Una frase che molti hanno letto come una riflessione sul da farsi.

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