Ex Ingros, tredici osservazioni contro il Piano di lottizzazione

Sono scaduti ieri i termini per la presentazione delle osservazioni al nuovo Piano di lottizzazione di viale Piave (lotto A). Ne sono state depositate 13, tutte da parte della Brocchetto snc.
 
La ditta che da anni si batte contro la lottizzazione non ha presentato solo appunti relativi alla realizzazione di parcheggi in fascia di rispetto stradale e in violazione delle distanze minime dai confini di proprietà e dai fronti esistenti (rispettivamente 5 e 10 metri). A parte questo argomento, che costituisce il cuore del ricorso discusso giovedì scorso al Tar (e di cui si attende la sentenza a giorni), la ditta contesta infatti anche la violazione degli standard urbanistici del Prg, relativamente all’ingombro massimo dell’edificio ex Ingros e alla "quota zero". La Brocchetto rileva che, conteggiati tutti i corpi di fabbrica, l’ingombro dell’edificio sarebbe pari al 92% della superficie del lotto disponibile mentre le norme di attuazione del Prg stabiliscono che il rapporto di copertura dev’essere inferiore o uguale al 60% della superficie totale. 
 
Vengono poi segnalati diversi contrasti tra gli elaborati del Piano di lottizzazione e l’art. 3 comma 6 del Regolamento urbanistico-edilizio provinciale approvato in esecuzione della Legge provinciale per il governo del territorio del 2015: contrasti relativi alle definizioni e metodi di misurazione di elementi come la «linea di spiccato» (intersezione tra la superficie della facciata e la superficie del terreno naturale o sistemato), il «piano fuori terra», ossia quello emergente dalla linea di spiccato, l’altezza dell’edificio. 
 
A proposito di questa, viene quindi rilevato che l’indice di zona del Prg prevede un’altezza massima di 11.50 metri mentre l’altezza dell’ex Ingros è di 14,60 metri. Con una volumetria emergente dalla linea di spiccato pari a 23.363 metri cubi, mentre stando all’indice di zona del Prg il volume ammissibile sarebbe di 15.032 mc. 
Viene poi contestato il mancato rispetto del regolamento edilizio del Comune di Transacqua per quanto riguarda le sistemazioni a verde (il 20% della superficie del lotto dovrebbe essere drenante e scoperta), richiamando il 92% di rapporto di copertura già evidenziato.
 
Un’ultima osservazione riguarda il mancato rispetto dell’infrastrutturazione territoriale prevista dal Piano di lottizzazione, perché nel Piano sarebbe indicata come strada di collegamento tra viale Piave e via delle Fonti una «viabilità di accesso interna all’immobile, insistente sull’estradosso del solaio dei parcheggi seminterrati (...) su un’unica corsia di marcia e priva dei requisiti stabiliti dal Codice della strada».
 
Alle osservazioni presentate dovrà essere data risposta: in ogni caso, sicuramente la giunta comunale attenderà il deposito della sentenza del Tar prima di procedere all’approvazione del Piano di lottizzazione.

comments powered by Disqus