Ex Ingros, depositato il Piano di lottizzazione

di Giorgia Cardini

Passo decisivo verso la regolarizzazione del Centro polifunzionale ex Ingros, costruito da Primiero Sviluppo srl.
 
È stato infatti pubblicato ieri, a firma del vicesindaco Paolo Secco, l’avviso di deposito del Piano di lottizzazione (Pdl) per il lotto A di viale Piave, che corrisponde all’immobile già costruito e in cui era aperto, fino a inizio 2017, il supermercato della Famiglia Cooperativa di Primiero.
Il Pdl potrà essere visionato presso l’Ufficio urbanistico comunale da oggi al 26 febbraio e in questo periodo potranno essere presentate da chiunque «osservazioni nel pubblico interesse», inviandole al Comune tramite posta o e-mail ( comune@pec.comuneprimiero.tn.it).
 
Trascorso il periodo per la presentazione delle osservazioni (che di sicuro non mancheranno), l’amministrazione dovrà dare ad esse riscontro, prima di adottare il Piano: e ad adottarlo sarà la giunta comunale, senza dover passare per le forche caudine del consiglio comunale. Trattandosi infatti di un Comune sopra i 5.000 abitanti e di un Pdl sotto i 2.500 metri quadrati, la competenza a decidere è dell’esecutivo.
 
In teoria, dunque, per i primi giorni di marzo potrebbe essere pubblicata la delibera di adozione: di sicuro non prima, certo per i tempi necessari ma anche per ragioni di opportunità, per così dire, «politica». Infatti, il 22 febbraio al Tar si terrà l’udienza di merito relativa al ricorso depositato dalla società Brocchetto per ottenere l’annullamento della delibera del 5 luglio 2017 con cui il consiglio comunale di Primiero San Martino ha autorizzato la realizzazione dei parcheggi interrati pertinenziali all’interno delle fasce di rispetto di viale Piave e via delle Fonti, avvalendosi di una modifica all’articolo 60 della Legge sul governo del territorio del 2015. E qui c’è, pare, un punto debole: la norma parla infatti di parcheggi «interrati» autorizzabili anche in fascia di rispetto, ma se quelli verso viale Piave lo sono senza dubbio, la Brocchetto contesta che quelli verso Sud siano palesemente fuori terra. 
 
Se il Tar dovesse accogliere questa tesi, e annullare la delibera del consiglio comunale, non sarebbe più approvabile neppure il Piano di lottizzazione che si basa proprio sulla regolarizzazione dei posti auto. Ricordiamo infatti che la mancanza del numero minimo degli stessi (per l’originaria impossibilità di realizzarli in fascia di rispetto) condusse prima il Tar e poi il Consiglio di Stato a definire illegittimi gli atti dell’ex Comune di Transacqua (sindaco Marino Simoni) e ad annullare piano di lottizzazione, concessioni edilizie e certificati di agibilità, di fatto rendendo l’immobile «abusivo».
La sentenza è attesa per fine febbraio-inizio marzo e di sicuro la giunta Depaoli non adotterà, prima della pubblicazione del verdetto, alcun atto. Ovviamente, al Comune sta a cuore la regolarizzazione dell’immobile: solo così la Famiglia cooperativa, ora in difficoltà, potrebbe rogitare l’acquisto della sua parte e riaprire il supermercato.
 
Quanto al Piano di lottizzazione, a parte la questione parcheggi, per non dover ridurre fisicamente la volumetria (la costruzione era eccessiva, sebbene non di molto), Primiero Sviluppo si è avvalsa delle previsioni urbanistiche relative ai bonus energetici, che evitano di conteggiare come cubatura tutta la parte isolante oltre i 30 cm di spessore delle mura, rientrando nei limiti imposti dai regolamenti edilizi.

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