Castelivano sarà Borgata

Manca l’ultimo parere (la Giunta regionale) ma sembra scontato: Castel Ivano sarà una «Borgata».
In base al Decreto regionale del 2005 il titolo di «borgata» può essere conferito ai comuni con popolazione non inferiore ai duemila abitanti «insigni per fatti storici o per attuale importanza socio-economica perché capoluoghi di vallata, o perché poli di gravitazione nell’ambito del territorio circostante, i quali abbiano convenientemente provveduto ad ogni pubblico servizio con particolare riguardo all’assistenza e all’istruzione». A dare mandato al sindaco <+nero>Alberto Vesco<+testo> di presentare alla Giunta regionale istanza per il conferimento del titolo di «Borgata» è stato il Consiglio comunale che, nella seduta dello scorso 21 giugno, approvò, assieme alla richiesta, la «relazione illustrativa» che attesta il possesso da parte del Comune delle particolari condizioni e requisiti richiesti appunto per il conferimento del titolo.
Se anche la Giunta regionale si esprimerà favorevolmente, si tratterebbe del primo caso di riconoscimento di questo titolo onorifico ad un comune nato da una fusione. Per l’amministrazione comunale, Castel Ivano ha tutti i requisiti per fregiarsi del titolo di «Borgata», titolo che risale al periodo austroungarico, per essersi distinto in passato per fatti storici (tutti ricordati nella relazione che accompagna la richiesta) ma anche perché lo stesso ex comune di Strigno, ora fuso in Castel Ivano, era stato elevato al rango di Borgata durante il periodo imperiale.
Naturalmente sono soddisfatti anche gli altri requisiti richiesti dal citato decreto, quali avere una popolazione superiore ai duemila abitanti (attualmente sono 3.300 circa), essere polo di gravitazione nell’ambito del territorio circostante, possedere servizi di istruzione ed assistenza (scuole, ambulatori medici) ed un mercato settimanale.

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