Acciaieria, nessuna riconversione Le parole della Provincia sul sito di Borgo «Non competenza su Cassa integrazione»

Imprese private e imprese che fanno capo alla Cooperazione non si sono fatte vive: a Borgo Valsugana nessuno ha fatto proposte per un progetto di riconversione dell’acciaieria.

A riferirlo è stato l’assessore provinciale allo sviluppo economico (nonché vicepresidente della giunta) Alessandro Olivi. Tutti, a quanto pare, erano in attesa del rilancio delle Acciaierie Venete.

La produzione dell’Acciaieria Valsugana è ferma dall’ottobre 2016 e, se venisse confermato l’affitto alle Acciaierie Venete, potrebbe riprendere in alcuni mesi.

Olivi ha fornito qualche informazione sul contestato sito industriale nel cuore di Borgo rispondendo ad un’interrogazione del consigliere provinciale della Lega Nord Trentino Maurizio Fugatti.

Nel documento di risposta viene spiegato che ad aggiudicarsi l’affitto della Leali Steel il 21 giugno erano state le Acciaierie Venete, ma che un’altra azienda ha presentato ricorso e il Tribunale deciderà nei prossimi giorni.

L’assessore specifica poi, a proposito dei 109 dipendenti in cassa integrazione straordinaria, che la Provincia «non ha competenza in merito alla definizione dei costi della cassa integrazione guadagni straordinaria» e che «la procedura da applicare alla Leali Steel è attualmente sub judice (cioà si aspetta la decisione della magistratura).

Il 27 aprile 2017 detta società ha presentato richiesta per l’ammissione al concordato».

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