Borgo, giorni decisivi per il futuro dell'acciaieria

Il sindaco Fabio Dalledonne incontrerà l’ingegnere Franconi, rappresentante della Leali Steel. Un incontro da tempo programmato, ma che arriva proprio nei giorni caldi per conoscere il futuro dello stabilimento di Borgo.

Da tempo sotto la lente d’ingrandimento, soprattutto per le tante questioni ambientali e sanitarie aperte in relazione alle emissioni dell'impianto, la società del gruppo Klesch a cui fa capo l’acciaieria di Borgo Valsugana, ha chiesto, e ottenuto, dal Tribunale di Trento di presentare entro il 4 maggio del 2017, la proposta del concordato preventivo. Il Tribunale ha anche nominato commissario giudiziale Pasquale Mazza.

«Sono notizie che ho appreso dalla stampa - è il commento a caldo del sindaco di Borgo - e per quanto riguarda la situazione finanziaria del gruppo a cui fa capo lo stabilimento ne so ben poco».

I rappresentanti sindacali che hanno incontrato gli operai per fare il punto della situazione anche della trattativa con il gruppo algerino Cevital di Issad Rebrab. Alle maestranze è stata consegnata una lettera della proprietà, firmata dall’amministratore delegato Karsten Prock, nella quale si sostiene che la trattativa con il gruppo algerino prosegue e andrà in porto entro la fine del mese: in questo modo sarà possibile riprendere la produzione con la nuova proprietà entro la fine del mese di febbraio. Uno spiraglio di speranza, dopo i raffreddamenti della trattativa nelle scorse settimane.

Entro quindici giorni l’azienda, su ordine del Tribunale, deve depositare il bilancio 2015. Finora non l’ha ancora fatto. Lo stabilimento è fermo da tempo e i 105 lavoratori da ottobre sono tutti in contratto di solidarietà per un anno. «Dopo l’incontro ne saprò di più - conclude il sindaco - Voglio approfittarne per dire al presidente Rossi ed alla giunta provinciale che, magari, se ogni tanto si facessero sentire su una questione così importante e delicata per Borgo e la Valsugana, ci si potrebbe anche confrontare e cercare di affrontare insieme il problema. Da tempo nessuno di fa sentire...» 

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