Mercurio sopra i limiti: lavoro all'Acciaieria sospeso

Borgo, provvedimento in settembre portato alla luce dai Cinque Stelle

di Massimo Dalledonne

Il provvedimento di diffida porta la data del 6 settembre. Quel giorno l’Appa e la Provincia hanno imposto alle Acciaierie di Borgo la sospensione dell’attività per un tempo determinato. Il motivo? «In occasione del terzo campionamento annuale, per verificare la presenza dell’inquinante mercurio, abbiamo riscontrato un marcato superamento del limite di legge». Così l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, nella sua risposta al consigliere dei Cinque Stelle Filippo Degaperi che aveva chiesto di saperne di più sulla presenza di questo inquinante in Valsugana.
 
L’esponente grillino aveva preso lo spunto dai dati pubblicati da Legambiente, riferiti allo stabilimento di Borgo: dati preoccupanti, anche se riferiti al 2010. «I nostri controlli vengono effettuati in occasione delle ispezioni ordinarie, previste nel Piano di Monitoraggio e controllo (PMC) con cadenza annuale. Nel 2015 erano stati rispettati tutti i limiti imposti dall’AIA, a settembre no. Ed i risultati delle analisi sono stati comunicati al sindaco di Borgo Fabio Dalledonne e all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari». Ancora Gilmozzi: «Le emissioni, nel caso del mercurio, devono rispettare le soglie stabilite dalla normativa vigente: 10 chili all’anno per le emissioni in aria, 1 chilo all’anno per quelle in acqua e nel suolo. Limiti, in Trentino, decisamente più restrittivi di quelli nazionali».
 
Una risposta che non soddisfa assolutamente Filippo Degasperi. «Mi chiedo, dopo aver letto la risposta dell’assessore, se non sia il caso di imporre un monitoraggio in continuo, invece di un controllo semestrale. Il mercurio, infatti, è influenzato dalla materia prima lavorata ed è sufficiente caricare rottame esente da Hg al momento del controllo, per falsare i risultati». Tra il 2011 ed il 2015, secondo Gilmozzi, in tutti i campioni prelevati nell’area di Borgo, in posizioni e profondità più disparate, i valori restituiti sono risultati inferiori ai limiti fissati dal D.M.471/99 pari a 1 mg di mercurio per chilo di terreno nelle aree destinate a verde pubblico, priva e residenziale. «Non ci sono problemi di incompatibilità con le politiche ambientali e di valorizzazione del territorio».
 
Non la pensa così Filippo Degasperi. «La situazione meteorologica ed orografica della Valsugana non giustifica l’ottimismo di Gilmozzi quando parla di diluizione dell’inquinante sul territorio. Al contrario, c’è da aspettarsi una ricaduta pesantissima sulla popolazione dell’abitato limitrofo. Quanto al mancato superamento del limite di Hg nei terreni è citato a sproposito. Se fosse già stato superato il limite per kg di terreno saremmo dinanzi ad un disastro ambientale. Sarebbe piuttosto da valutare la derivata prima dei valori di Hg attorno all’acciaieria».
Una ultima considerazione.
 
 
«I dati diffusi da Legambiente avrebbero dovuto portare, già da tempo, ad un innalzamento dell’attenzione riguardo il mercurio. Ma così non è stato. Piuttosto la linea è stata, e continua ad essere, quella di dire che non esiste nessun problema, nessun pericolo. Se l’assessore Gilmozzi afferma che anche il sindaco di Borgo è stato avvisato, mi viene da dire che la linea assunta dalla Provincia è stata sposata in toto anche dall’amministrazione comunale. E nemmeno l’Apss ha detto nulla». 

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