La Cross fa pulizia nei conti: 2 milioni di perdita

di Massimo Dalledonne

«Quello che presentiamo oggi è un bilancio di una Cassa che ha fatto i compiti a casa». Così Luigi Capra ed Enzo Boso, presidente e direttore della Cross. Oggi alle 17 i 2.603 soci sono chiamati in assemblea generale presso il palasport di Borgo con gli amministratori che hanno deciso, per quest’anno, di attuare una politica di rigore, con grosse svalutazioni al comparto del credito.

«Negli ultimi anni abbiamo accantonato 20 milioni di euro, ben 11 tra il 2014 ed il 2015 - ricordano Capra e Boso - sul comparto delle sofferenze e degli ex incagli. In questo bilancio abbiamo stanziato 5 milioni di euro per far fronte alle svalutazioni prudenziali di perdite su crediti. Un grande sforzo economico che non ha trovato sostegno nelle normali fonti di redditività  della nostra azienda. Soprattutto a causa delle diminuzione della redditività del portafoglio crediti, figlia delle operazioni di realizzo delle plusvalenze latenti».

Il bilancio 2015 si chiude con una perdita d’esercizio di quasi 2 milioni di euro, esattamente 1.997.002 euro.
Prestiti alla clientela in calo (da oltre 156 a poco più di 145 milioni di euro), così come la raccolta diretta che passa da oltre 223 milioni a 212.521.237 euro a fronte di una decisa crescita (dieci milioni di euro) della raccolta indiretta.
«La domanda di nuovi crediti è in aumento, sia come richieste che come importi. Complessivamente abbiamo evaso positivamente il 91% delle richieste di finanziamento. Ma il negativo andamento dell’economia si è inevitabilmente riflesso sul nostro bilancio che continua a registrare un evidente deterioramento del portafoglio crediti - proseguono presidente e direttore - con un  incremento del credito problematico. Per questo motivo abbiamo utilizzato criteri di valutazione dei crediti molto rigorosi».

Cala anche il patrimonio, da quasi 31 a poco più di 29 milioni di euro. Il rapporto tra sofferenze lorde ed impieghi è del 10,28% mentre le sofferenze nette rispetto ai crediti risultano pari al 3,51%. Rispetto al 2014 il tasso di copertura delle sofferenze è in sensibile aumento (69,93%) così come quello delle insolvenze probabili che cresce fino al 32,01%: dati migliori rispetto al resto delle Casse Rurali del Trentino.

«Una situazione che ci permette di avere un miglior rapporto partite anomale-fondi propri pari al 71,56% rispetto alle consorelle che operano nella Valsugana che si assestano al 140,91%. La nostra politica prudente ci assicura oggi un grado di copertura complessivo delle partite anomale pari al 48,05% che, per noi, è una conferma della nostra solidità sia finanziaria che patrimoniale». Dato, quest’ultimo, confermato anche dal CET1, il parametro che misura la solidità della Cross, pari al 21,82%, il più alto, di gran lunga, di tutte le Rurali della zona.

Nel 2015 i clienti della Cassa sono stati 8.300, 76 gli studenti premiati ed erogati contributi ad associazioni, società sportive, beneficenza e assicurazioni gratuite a soci e clienti per 226 mila euro.

Oggi pomeriggio i soci dovranno rinnovare anche l’intero consiglio d’amministrazione in carica per un anno. Dal 1 gennaio 2017 nascerà infatti la Cassa Rurale Bassa Valsugana Tesino, al termine di un processo di fusione che, come fatto in occasione delle pre-assemblee, verrà ancora una volta illustrato, in coda dei lavori, a tutti i soci. Quasi tutto il consiglio di amministrazione si ripresenta, tranne il presidente del collegio sindacale Paolo Solenni di Borgo ed il sindaco effettivo Dario Zanghellini di Samone: al loro posto candidano, rispettivamente, Fulvio Divina (Borgo) e Mattia Lenzi (Samone).

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