Beve alcol e si tuffa, salvato dal bagnino

di Marica Viganò

La prudenza non è mai troppa quando ci si tuffa in acqua. Ma spesso quel che manca ai bagnanti è il buon senso. Ieri pomeriggio tre allarmi a distanza di un paio d’ore si sono verificati al lago della Serraia a Baselga di Piné e sul lago di Caldonazzo. L’intervento idegli assistenti bagnanti di Security srl è stato immediato.

Il soccorso più delicato, e che evidenzia il problema dell’alcol sulle spiagge, è avvenuto attorno alle 17 in località Terrazze, nel comune di Tenna, sul lago di Caldonazzo. Un uomo dell’Est Europa, che faceva parte di una comitiva di una decina di persone, si è lanciato in acqua ed è rimasto a galla, immobile, con la faccia in acqua. Destino ha voluto che proprio in quel momento stava avvicinandosi alla spiaggia il gommone degli assistenti bagnanti, per dare il cambio alla collega che si trovava di turno alla postazione «Terrazze». I soccorritori hanno notato da lontano quell’individuo barcollante che si era lanciato in acqua senza esitazione e senza neppure bagnarsi un po’ prima di immergersi completamente. Vedendo l’uomo galleggiare, gli amici si sono messi ad urlare. Subito uno dei due assistenti bagnanti sul gommone si è tuffato nel lago e l’ha ripescato, mentre tutte le persone in spiaggia seguivano con apprensione il salvataggio. L’uomo soccorso era in evidente stato di alterazione dovuta dall’alcol. Anche altri del gruppo avevano alzato parecchio il gomito, come dimostravano le casse di birra che si erano portati vicino a riva. Il gruppo è stato invitato a lasciare la spiaggia.

«L’assunzione di alcol, soprattutto in una giornata molto calda, comporta una rapida dispersione di calore, che in acqua porta ad uno stato di ipotermia e dunque alla congestione - spiega Marco Salvo di Security srl, coordinatore del servizio - si rischia inoltre di perdere l’orientamento».

Ma ci sono stati altri due soccorsi che hanno riguardato bimbi che sono entrati nel lago pur non avendo molta confidenza con l’acqua. Il primo intervento della giornata è stato alle 15 alla Serraia: un bimbo di 7 anni è finito con la testa sott’acqua non appena arrivato alle boe. L’assistente bagnanti, che si è accorto del piccolo in difficoltà, l’ha raggiunto a nuoto e l’ha portato a riva. Non è stato necessario l’intervento dell’ambulanza: il bimbo, spaventato, è stato affidato ai genitori.

Un’ora dopo un altro allarme è scattato sul lago di Caldonazzo, alla postazione «Barche 1». Se ne è accorta la bagnina che ha visto un uomo che si è immerso nel lago assieme alla sua bimba e che stava per finire sott’acqua. Subito è intervenuta con il «rescue», la tavola galleggiante su cui si è agganciato l’uomo, che rischiava di trascinare sul fondo anche la figlioletta di tre anni e mezzo.

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