Transacqua, per l'ex Ingros ricorso al Consiglio di Stato

di Giorgia Cardini

Per almeno un altro anno, la Famiglia cooperativa di Primiero dovrebbe restare aperta. Il Comune di Transacqua, Primiero Sviluppo srl e la Famiglia cooperativa di Primiero hanno infatti presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza con cui il Tar di Trento (qui), il 19 gennaio scorso, ha dichiarato illegittimi tutti gli atti del 2012 e 2013 approvati dal consiglio comunale o firmati dall’ex sindaco Marino Simoni e relativi al piano di lottizzazione convenzionata di viale Piave (ex Ingros). E ora sperano in una sospensiva, che dovrebbe dare modo a tutti (con almeno un anno davanti, visti i tempi medi delle pronunce del Consiglio di Stato) di trovare una soluzione alla vicenda.

A darne notizia è il sindaco Roberto Pradel: «Stiamo valutando col servizio Urbanistica della Provincia tutte le soluzioni possibili per garantire la continuazione dell’attività e speriamo di arrivare a una conclusione prima della sentenza di merito». FamCoop e Primiero Sviluppo hanno depositato il ricorso in febbraio e il 26 marzo la giunta comunale ha dato mandato all’avvocata Roberta De Pretis, impegnando 24mila euro, di rappresentare in giudizio anche l’amministrazione. Di conseguenza il Comune, vista la richiesta di sospensiva, ha fermato il procedimento per il ritiro delle licenze commerciali, avviato subito dopo la condanna del Tar, che avrebbe determinato la chiusura del supermercato con effetti drammatici sull’occupazione. 

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