Madruzzo / L’aggressione

Pugno in faccia al sindaco di Madruzzo, denunciato il gestore di un bar

Se l'è vista brutta Michele Bortoli. È stato picchiato a sangue freddo mentre stava chiacchierando all'esterno di un ristorante, nel piazzale in località Due Laghi, a Padergnone. Portato al pronto soccorso del S. Chiara, fortunatamente le radiografie hanno escluso fratture evidenziando solo una forte ecchimosi giudicata guaribile in dieci giorni

MADRUZZO. «Mi ha preso da dietro, mi ha girato e mi ha dato un pugno in faccia. Il secondo colpo l'ho schivato e poi mi è andata bene che ero con altre persone che lo hanno bloccato». Se l'è vista brutta Michele Bortoli, sindaco di Madruzzo. È stato aggredito a sangue freddo mentre stava chiacchierando all'esterno di un ristorante, nel piazzale in località Due Laghi, a Padergnone.

Portato al pronto soccorso del S.Chiara, fortunatamente le radiografie hanno escluso rotture ma solo una forte ecchimosi giudicata guaribile in dieci giorni. Bortoli conosce bene il suo aggressore. Si tratta del titolare del bar Clandestino di Lagolo. L'uomo ha aperto da ben 15 anni un contenzioso con il Comune di Madruzzo, sul cui territorio poggia le fondamenta il locale. Una storia di irregolarità amministrative che ha spinto negli ultimi tempi Bortoli a intimare all'esercente, su suggerimento dei legali della Provincia, di produrre della documentazione. Una richiesta che in tutta evidenza l'uomo non ha gradito.Già nel recente passato aveva messo il sindaco nel mirino.

«C'era stata effettivamente qualche parola di troppo ma non pensavo si potesse arrivare a questi livelli» ammette Bortoli. Quelle parole di troppo però lo avevano allarmato a tal punto da allertare i carabinieri. Che conoscendo bene la situazione dopo quanto successo hanno proceduto d'ufficio a denunciare il gestore del Clandestino per minacce e violenza a pubblico ufficiale. Questo secondo capo di imputazione è giustificato proprio dalle motivazioni che sarebbero state alla base dell'aggressione, e cioè il contenzioso amministrativo e dunque l'identificazione del sindaco nel ruolo di pubblico ufficiale.

L'aggressione che ha mandato il sindaco Bortoli all'ospedale risale alla giornata di venerdì 17. Una giornata sfortunata per il primo cittadino di Madruzzo. Nel piazzale alla Stretta ci si trovava per motivi istituzionali, legati al suo mandato. Non è ben chiaro se l'aggressore lo stesse aspettando o se l'incontro sia stato casuale. Fatto sta che la sua azione è stata fulminea ed ha colto assolutamente alla sprovvista il sindaco.

Un'aggressione che non poteva passare inosservata. Oltre ai numerosi testimoni diretti infatti la scena è stata ripresa interamente dalle telecamere del vicino ristorante puntate sul piazzale. Elementi inconfutabili che hanno spinto i carabinieri a formulare d'ufficio le loro accuse, di cui l'uomo dovrà rispondere in tribunale.

Nel sindaco Bortoli, che tutto sommato se l'è cavata con un occhio nero, rimane l'amarezza per quanto successo: «Cercare di fare il proprio dovere e far rispettare le regole è il compito di un sindaco, essere ripagato così fa male».

comments powered by Disqus