Montagna

Il rifugio Coni Zugna riapre: «Finalmente pronti a ripartire»

La struttura  comunale, devastata da un incendio lo scorso novembre, è ormai ripristinata. Il gestore Thomas Simoncelli: «Per ora torniamo ad aprire il bar e il ristorante perché abbiamo già molte richieste. Al più presto riapriremo tutta la zona notte»

IL FATTO Incendio al rifugio Zugna, i vigili del fuoco evitano il peggio
VIDEO Verifiche e interventi al rifugio Monte Zugna dopo l'incendio

di Laura Modena

ROVERETO. Per la gioia dell'affezionatissima clientela il rifugio Coni Zugna riaprirà i battenti domani alle 8.30, giusto in tempo per iniziare la giornata con delle sostanziose colazioni prima di affrontare la passeggiata che porta alla croce.

Chiuso dal 22 settembre scorso per i lavori di ripristino del tetto e della zona che ospita le camere, intorno a metà novembre l'edificio di proprietà del Comune situato a quota 1616 metri dovrebbe tornare - almeno secondo le previsioni - interamente agibile. «Contiamo di riuscire a rendere disponibile al più presto per gli ospiti tutta la zona notte, in modo da poter accogliere i visitatori che vogliono fermarsi per più giorni - fa sapere il rifugista Thomas Simoncelli, gestore del Coni Zugna da settembre 2024 -. Nel frattempo torniamo ad aprire il bar e il ristorante perché abbiamo già molte richieste e vorremmo cercare di soddisfarle il più possibile».Gravemente danneggiato al tetto e al piano superiore dall'incendio divampato dalla canna fumaria quasi un anno fa (era il 14 novembre scorso), il rifugio era stato immediatamente interessato da interventi di ripristino temporaneo del tetto, grazie alla celerità dei professionisti inviati dal Comune. Una corsa contro il tempo che aveva permesso a Simoncelli e al suo staff di riaprire parzialmente il rifugio dopo poco più di mese, proprio il giorno della vigilia di Natale.

La riapertura dopo l'incendio è avvenuta in tempi record. Come è proseguita l'attività?

«Il piano di sopra, dove si trovano le sette camere con 50 posti letto, è rimasto ovviamente chiuso. Per fortuna siamo andati avanti lo stesso benissimo, lavorando molto per tutto il resto dell'anno con l'utilizzo della parte ristorante e bar, e con le due camere soprastanti quella zona. In primavera abbiamo avuto molte scolaresche in visita, anche grazie alle varie attività proposte dal Museo Civico e dal Museo della Guerra, tra visite guidate sulle tracce della Grande guerra, laboratori botanici, serate di osservazione della volta celeste e molte altre iniziative legate al luogo».

Il meteo quest'estate non è sempre stato clemente.

«Infatti, soprattutto a luglio le temperature non ci hanno aiutato. Ma abbiamo avuto comunque un ottimo riscontro anche in relazione alle nuove iniziative, come gli aperitivi in musica del giovedì. E poi abbiamo spesso ospitato gruppi numerosi per pranzi e cene come il Gruppo spazio proposte di Lizzana o le Pernici della Piof con le loro ciaspolate notturne al chiaro di luna».

A che punto sono i lavori in corso?

«Intanto dopo l'incendio abbiamo dovuto buttare via letti, materassi, insomma tutto quello che avevamo nelle stanze. Al momento è in via di completamento il posizionamento dei ponteggi, poi si procederà a rifare completamente la canna fumaria e tutte le finestre delle camere andate distrutte con il calore dell'incendio. Nel frattempo sono già stati levigati i pavimenti in legno, puliti e tinteggiati i muri. In queste settimane, come avevamo precedentemente concordato con il Comune, abbiamo dovuto chiudere l'attività per sistemare definitivamente il tetto, smontando le travi danneggiate e procedendo a sostituirle con quelle nuove».

Quali sono ora le prospettive?

«Stiamo cercando di fare promozione soprattutto tra le scuole, dalle elementari alle superiori, e nei prossimi mesi offriremo pacchetti di attività adattabili alle varie fasce d'età. Sempre in collaborazione con le realtà museali di Rovereto e l'Apt Rovereto Vallagarina Monte Baldo, proponiamo attività legate alla storia con visite alle trincee, escursioni di orienteering, l'utilizzo dell'osservatorio astronomico e così via. Sullo Zugna si possono davvero fare moltissime attività».

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