Sequestrati cani, gatti e tartarughe: erano tenute in condizioni critiche dentro un appartamento
Nel territorio comunale di Mori, oggi, 13 giugno, su disposizione Procura della Repubblica di Rovereto, sono intervenuti agenti del Nogez Trento (Nucleo operativo guardie ecozoofile), la polizia municipale, i carabinieri e personale del settore veterinario pubblico
TRENTO - Oggi, 13 giugno, si è svolta a Mori un’operazione di polizia giudiziaria, per verificare le condizioni di vita di sette cani e quattro gatti, otlre ad alcune tartarughe e altri animali, tenuti in un appartamento privato.
Lo rende noto un comunicato stampa del Nogez Trento (Nucleo operativo guardie ecozoofile), intervenuto insieme alla polizia municipale di Mori-Brentonico, a personale veterinario dell’Azienda sanitaria e all’unità operativa di igiene e sanità pubblica. L'operazione è avvenuta su mandato della Procura della Repubblica di Rovereto.
L’attività di monitoraggio è stata portata avanti per oltre quaranta giorni dal nucleo operativo guardie zoofil, che - spiega la nota stampa - "ha portato in evidenza una situazione molto critica di gestione degli animali presenti, sottoposta all’attenzione della Procura di Rovereto".
Da qui l’operazione avvenuta questa mattina: "È emersa - si legge ancora - una situazione igienico-sanitaria molto critica e compromessa, tanto da determinare il sequestro immediato di tutti gli animali, con il loro trasporto al canile-gattile municipale di Rovereto, che li custodirà temporaneamente in attesa delle valutazioni del caso da parte della Procura.
Sette cani e quattro gatti, due tartarughe gli animali sequestrati, mentre è stato ritrovato il cadavere ormai decomposto di un presunto coniglio.
Il caso in questione presenta le stesse criticità di un analogo fatto avvenuto alcuni anni fa a Rovereto, con le stesse persone coinvolte e con le medesime condizioni igienico-sanitarie rilevate oggi", conclude il comunicato.