La testimonianza

Ladri scatenati a Marco: «Guardavo Sinner in tv e sono entrati in casa»

Serata di tensione e paura nella frazione a Sud della città, con due balordi che hanno provato ad entrare nelle case ma sono sempre stati messi in fuga dalle urla. I malviventi sono stati ripresi dalle telecamere dell’azienda Gatti Tendaggi

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Il colpo di Sinner. Anzi, nell'ora di Sinner. È quanto hanno provato a fare due ladri venerdì sera a Marco, cercando di infilarsi in abitazioni e aziende del paese senza riuscire a rubare nulla ma facendo danni e creando scompiglio e paura. Perché la gente questo ha: paura. «Non si può andare avanti così. Tra l'altro è successo a inizio serata, con la gente in casa», allarga le braccia il consigliere comunale ed ex presidente della circoscrizione Andrea Vaccari.

Più d'uno, l'altra sera, ha rischiato il faccia a faccia con i malviventi, fortunatamente messi in fuga dalle urla di tutti. Anche perché erano le nove e mezza o giù di lì, non notte fonda e nemmeno orario di lavoro quando i residenti possono essere fuori sede.

Il peggio, in quanto a conto da pagare, è toccato al cavalier Italo Capobianco che abita in via Pinera. «Ero in camera e stavo guardando la partita degli Internazionali d'Italia di tennis tra Jannik Sinner e Tommy Paul. A un certo punto ho sentito un rumore. Mi sono alzato e ho visto due persone che avevano sfondato la porta-finestra del bagno ed erano entrati ma non erano ancora nell'appartamento. Così mi sono messo a gridare e loro sono scappati».

Capobianco è scosso e, come lui, anche gli altri visitati dai ladri nella serata di Sinner. «C'è grande preoccupazione perché non sai mai come si comportano questi balordi. Se non avessi sentito il rumore me li sarei trovati in camera e come avrebbero reagito? Il problema è questo, si sentono impuniti e non hanno niente da perdere. Purtroppo non si può stare tranquilli nemmeno a casa propria».

La coppia di malintenzionati, come detto, ha provato ad entrare in diverse abitazioni e perfino dentro il capannone della Gatti Tendaggi. E non sono riusciti a mettere a segno il colpo nemmeno in una villetta isolata in via Lavini dove la signora che ci abita, avendoli visti arrivare, è riuscita a cacciarli urlando.

«I tentativi di effrazione sono stati tanti ma nessuno è andato a buon fine. - ricorda Vaccari - Tra i cittadini, ovviamente, cresce la preoccupazione perché non ci si sente più sicuri nemmeno dentro le mura domestiche».

I banditi che cercavano fortuna forzando le serrature delle case di Marco, tra l'altro, hanno ignorato il controllo del Grande Fratello. Che, ovviamente, non tutti hanno. Ma le aziende sì. Tant'è che le telecamere di sorveglianza della ditta di tendaggi li hanno ripresi. Non sembrano esperti del mestiere e forse proprio per questo possono essere più pericolosi trovandosi faccia a faccia con loro e con i loro grimaldelli che potrebbero diventare armi vere e proprie.

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