Altipiani / La polemica

Nuova pista di downhill: Degasperi attacca, Folgariaski risponde

Botta e risposta sul percorso che secondo il consigliere comunale di Onda civica rappresenta «uno scempio ambientale», mentre per i promotori si tratta di un intervento utile e di ripristino nelle aree i cui boschi sono stati devastati dalla tempesta Vaia

FOLGARIA. «La nuova pista di downhill in corso di realizzazione è uno scempio ambientale». «No, è un intervento di ripristino dopo la devastazione di Vaia». Gli altipiani cimbri sono teatro di un nuovo botta e risposta polemico tra il consigliere provinciale di Onda Civica Filippo Degasperi e i vertici di Folgariaski. Ad aprire la tenzone il consigliere, che ha presentato un’interrogazione alla giunta Fugatti in cui punta il dito contro il «nuovo scempio ambientale sugli altopiani cimbri.

Nel Comune di Folgaria, sul versante est della Martinella, è in corso di realizzazione la pista di downhill, il cui nuovo tracciato produrrà effetti irreversibili sull’ambiente. Il percorso, ormai quasi completato, attraversa lunghi tratti di bosco, pascoli prima incontaminati e i tracciati delle piste da sci sovrastanti Serrada.

La pista, per la cui realizzazione si è resa necessaria un’importante attività di disboscamento, appare come un ampio sentiero aperto ex novo con significativi interventi di sbancamento e movimento terra. Il passaggio sarà consentito solo in bicicletta.

È importante - sottolinea Degasperi - chiedersi l’utilità di un’opera simile rispetto agli effetti sull’ambiente. Il downhill è infatti uno sport di nicchia. Oltre agli evidenti danni ambientali non è chiaro se l’impianto presenti profili di rischio per la sicurezza anche degli sciatori considerate le alte paraboliche realizzate per creare i tornanti che hanno permesso di allungare molto il tracciato. Non stupisce che un progetto simile sia stato realizzato in un Comune finito più volte alla ribalta per iniziative dannose sotto il profilo ambientale e irrilevanti sotto quello economico, se non per le casse pubbliche, regolarmente chiamate a rimediare; basti ricordare lo scempio prodotto dalle ruspe in Val delle Lanze per i nuovi impianti da sci realizzati nel 2010 o le bandiere nere conferite da Legambiente al Comune per le politiche di urbanistica aggressiva in località Fondo Grande e Serrada».

«La pista di downhill - replica Folgariaski - non rappresenta in alcun modo un danno ambientale. Al contrario: nelle aree i cui boschi sono stati devastati dalla tempesta Vaia, questo progetto contribuisce alla pulizia, al riordino, al ripristino del patrimonio naturale e collettivo. Purtroppo, ancora una volta, il consigliere Degasperi interviene su temi di cui forse non ha una completa informazione.

Lo invitiamo quindi di nuovo a venirci a trovare e a effettuare, assieme a noi, un sopralluogo sul tracciato del downhill. Questo al fine di fornirgli un quadro più informato e aderente alla realtà dei fatti. Si può del resto aggiungere che i lavori sono iniziati la primavera scorsa e che la pista è stata ampiamente utilizzata con grande soddisfazione di un vasto pubblico di appassionati lungo tutta l’estate. Dunque l’intervento pare anche tardivo, oltre che basato su informazioni lacunose e probabilmente sollecitate da qualcuno che, sul territorio, sembra animato da sentimenti di rancore verso la propria comunità».

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