La tragedia / Avio

Domani a Sabbionara (ore 16.30) l’ultimo straziante saluto a Emanuele Campostrini: “Sarai per sempre con noi”

Lo schianto sul Mossano è seguito dalla procura della Città della Quercia, dove è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale che vede al momento iscritto il 23enne che era alla guida quella notte maledetta, quando la Volkswagen Polo sulla quale viaggiava Emanuele

MORTALE Vallagarina sotto shock
LA SORELLA "Emanuele era la mia metà"

AVIO. Si terranno domani alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di Sabbionara i funerali di Emanuele Campostrini, il giovane morto a soli 21 anni in un tremendo incidente d'auto la notte di venerdì scorso, sul Mossano ad Isera. Il nulla osta conferito dalla procura di Rovereto ha permesso alla famiglia di Emanuele (mamma Maria Angela, papà Gianbattista, le sorelle Giulia ed Elisa) di predisporre finalmente l'ultimo saluto ad Ema, strappato dal loro abbraccio troppo presto, per l'ennesima tragedia che ha avuto per teatro quel tratto della Sp90 che collega Isera con Ravazzone.

Saranno presenti tutti gli altri parenti, gli amici ed il resto della comunità di Sabbionara e di Avio per dare l'ultimo saluto ad un ragazzo che tutti, fra quelli che l'hanno conosciuto bene, descrivono oggi come un angelo, un giovane su cui si poteva contare sempre, rispettoso degli altri e sempre gentile. Pieno di passioni e di voglia di vivere. Aveva iniziato da poco a lavorare nella ditta di famiglia, la Campostrini scavi di Avio, famosa impresa locale fondata dal nonno Aldo e portata avanti anche dal papà Gianbattista.

Mentre la famiglia, gli amici e la comunità di Sabbionara si preparano allo straziante addio ad Emanuele, la giustizia fa il suo freddo corso. Lo schianto sul Mossano è infatti seguito dalla procura della Città della Quercia, dove è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale che vede al momento iscritto il 23enne che era alla guida quella notte maledetta, quando la Volkswagen Polo sulla quale viaggiava Emanuele, seduto sui sedili di dietro e purtroppo senza indossare le cinture di sicurezza, è uscita di strada, sbandando e carambolando per 150 metri prima di fermarsi contro il guard rail della carreggiata opposta. Ma Emanuele nel frattempo era stato sbalzato fuori dall'abitacolo, piombando oltre il vicino guard-rail, sul pendio che separa la strada dai vigneti.

Tra le ipotesi avanzate dalla polizia stradale, che ha fatto i rilievi che ha poi inviato in procura, tra le cause del sinistro ci sarebbe la velocità non consona a quel tratto di strada. E poi, altrettanto grave nell'ottica delle conseguenze cui può andare incontro il giovane amico di Gianbattista, c'è la positività all'alcol riscontrata con l'etilometro dopo l'incidente.

comments powered by Disqus