Animali / Giustizia

Vallarsa, cagnetta impiccata viva per fare uno screzio al fratello. L’autopsia: “Morta in agonia”

La setter di 5 anni fu trovata appesa al ponte sul Leno, ad Arlanch. L'imputato, un 52enne di Arco, dovrà rispondere dei reati di furto e uccisione di animale. Con l'aggravante della crudeltà

ROVERETO. Delle beghe familiari alla fine, a rimetterci, è stata una cagnolina indifesa: sottratta di nascosto al proprietario e poi impiccata viva ad un ponte sul Leno, in Vallarsa.

Una fine atroce, dopo aver sofferto le pene dell'inferno: è stato questo l'epilogo dei dissapori tra due fratelli che hanno messo in mezzo «Cindy», una setter di 5 anni. Il caso - che destò scalpore nel giugno 2019 - è finito in tribunale.

L'imputato, un 52enne di Arco, dovrà rispondere dei reati di furto e uccisione di animale. Con l'aggravante della crudeltà. In aula ci sarà anche l'Ente nazionale protezione animali, costituitosi parte civile.

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