Lavarone / Il lutto

A 84 anni si è spento Vittore Osele, a lungo il faro del forte Belvedere

Si è svolto questo pomeriggio a Lavarone il funerale di un personaggio molto stimato in tutta la zona

LAVARONE. Si è spento in silenzio nella sua casa a Villanova di Lavarone Vittore Osele , all'età di 84 anni. Ha vissuto una vita riservata umile ma ma fu lui , con la famiglia, nel 1966 ad acquistare Forte Gschwent/Belvedere, che la Regione Trentino Alto Adige, proprietaria del manufatto della grande guerra aveva messo in vendita.
 

Nessuno credeva alle potenzialità che questo baluardo il cui motto era "Per Trento basto io , sarebbe diventato uno delle mete storico-culturali più importante del Trentino. "Fu una scelta di vita, ma ancor più una passione per la storia della grande guerra", era solito dire Vittore.

Il forte era in cattive condizioni , era stato saccheggiato in molte sue parti, i cunicoli interni erano pieni da macerie e materiale vario. "Ci siamo impegnati con sacrificio immenso abbiamo trasportato migliaia di carriole di materiale e abbiamo ripulito la fortezza affinché potesse essere visitata", ripeteva. Vittore in quel Festung aveva portato la sua anima, la sua intelligenza, la sua conoscenza sopraffina sul primo conflitto mondiale. Con la dolce moglie Carla Lunelli diede vita ad un trentennio di risanamento ma soprattutto di apertura mentale, con la quale intratteneva le comitive di visitatori, moltissimi dei quali erano austriaci, che ogni anno venivano a visitare la fortificazione.

Allestì un bar che era anche una biblioteca, un pezzo di storia che poi è stato inspiegabilmente distrutto da una ristrutturazione. Vittore del forte conosceva ogni angolo, ogni respiro, sembrava potesse interpretare e carpire il grido di dolore dei soldati, della guarnigione. Era una enciclopedia sapeva da dove arrivava l'acqua , dove passava la linea telefonica, dove ogni tunnel conduceva. Fu un cicerone ineguagliabile.

Poi nel 1996 il Comune di Lavarone acquisto il Werk, e con cospicui contributi della Provincia lo ristrutturò fino a creare l'attuale complesso , un vero e proprio capolavoro storico. Di Vittore però rimangono le immagine , un uomo umile con i pantaloni di fustagno, la sua carica umana, la sua semplicità. Ora se ne andato l'ultimo grande protagonista di questa fortezza, respirerà l'aria frizzantina del Gschwent, incontrerà gli occhi azzurri come il cielo della moglie Carla. 

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