Predatori / La polemica

Lupi, l'assessora Zanotelli replica al sindaco di Ronzo-Chienis: «Noi sempre vicini a chi ci chiama»

Il primo cittadino aveva lamentato la perdurante assenza di azioni della Provincia e di informazioni alla comunità locale, a fronte di diversi avvistamenti di branchi in paese, ma piazza Dante replica: noi contattati la prima volta in questi giorni

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TRENTO. «L'amministrazione provinciale assicura collaborazione e vicinanza fattiva alle comunità locali chiamate a gestire la presenza di grandi carnivori sul proprio territorio.

Un impegno, promosso in collaborazione con il Servizio faunistico e il Corpo forestale del Trentino, che non è mai venuto meno». Così l'assessore provinciale all'Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca Giulia Zanotelli, dopo l'intervento a mezzo stampa del sindaco di Ronzo Chienis Gianni Carotta.

L'uscita di Carotta, che ha parlato di comunicazione assente da parte di piazza Dante, lamentando di essere stati lasciati solo di fronte alla presenza di un branco di lupi, ha indispettito non poco la giunta Fugatti e gli uffici competenti.

Tanto da spingere Zanotelli ed e dirigenti a verificare immediatamente la presenza o meno si pregresse segnalazioni da parte del Comune di Ronzo Chienis.

Una ricerca senza apparente risultato.

«A tal proposito - fanno sapere dalla Provincia - si precisa che agli uffici provinciali competenti (servizio faunistico della Provincia e ufficio distrettuale forestale di Rovereto-Riva, ndr) non risultano pervenute richieste di informazioni sul lupo da parte dell'amministrazione comunale di Ronzo Chienis; almeno fino alla giornata odierna (ieri, 25 gennaio, ndr), quando è pervenuta dal Comune una semplice segnalazione circa la presenza di lupi, datata 24 gennaio 2022, peraltro senza richieste. L'unica nota pervenuta in precedenza è una mail di una censita di Ronzo Chienis, inviata nella serata di sabato 22 gennaio ed alla quale è stato prontamente risposto lunedì mattina».

Al di là del battibecco a mezzo stampa tra Carotta e Zanotelli, resta la presenza di un branco a spasso nella Val di Gresta, fenomeno inedito per il territorio, che ha creato anche allarme quando una paio di settimane fa due mamme a passeggio in paese coi rispettivi figli ed un cane al guinzaglio hanno visto un lupo adulto girare nel centro dell'abitato.

Ma non c'è solo Ronzo-Chienis. Quasi tutti i Comuni lagarini sono più o meno colpiti dalla presenza dei lupi, che quest'anno si sono spinti a valle come mai prima.

E, con il loro avvicinarsi agli abitati, sono naturalmente aumentate anche le predazioni ai danni di animali di allevamento o di affezione.

L'ultimo caso di una lista ormai molto lunga l'altra notte a Matassone di Vallarsa, dove un branco ha preso di mira un recinto con due asini che si trova appena sotto il paese.

Il proprietario, che è di Rovereto, e i vicini si sono accorti ieri, durante il giorno, della mancanza di una delle due bestie. È stata ritrovata sbranata su una scarpata lì vicino.

Da quello che si è potuto ricostruire, dovrebbe essere stata tirata fuori dal ricovero e portata giù per un pendio.

L'altro asino invece è stato recuperato in giro, ma sembra illeso e non sembra essere stato attaccato.

Non ci sono prove dirette e visive che si sia trattato di un branco di lupi, ma le carcassa dell'asino, di cui non è rimasto quasi niente, non sembra lasciare dubbi anche sul fatto che si sia trattato di un branco e non di un lupo solitario. La Forestale è stata avvisata e provvederà a fare i dovuti controlli.

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