Motori / Il caso

Ala, il kartodromo è in vendita (se avete un milione e 300 mila euro): chi vince dovrà però fare lavori e mitigare il rumore

Il Comune ha deciso: niente proroga della concessione all’Associazione Sportiva e niente ampliamento («i terreni intorno sono vigneti di pregio»). Il bando scade l’8 febbraio

di Marco Galvagni

ALA. Il Comune ha aperto il bando per la vendita del kartodromo. Base d'asta: 1.300.000 euro. In questo modo il ricavato dall'Ala karting circuit servirà a finanziare altre opere e investimenti. La decisione è stata presa in via ufficiale mercoledì e chiude l'alternativa di una nuova concessione per la gestione del bene pubblico, da tempo inserito fra gli immobili alienabili a disposizione dell'amministrazione.

Dopo 29 anni la pista potrebbe dunque passare di mano al fotofinish, in vista della scadenza del contratto in vigore il prossimo 28 febbraio. L'8 febbraio è l'ultimo giorno per presentare offerte e la data dell'apertura delle buste. Il 26 gennaio è invece il termine per domandare un sopralluogo, che non è obbligatorio.

L'operazione di vendita parte da una base d'asta di 1 milione e 300mila euro netti, senza imposte e Iva, con tutte le spese a carico dell'acquirente. Questa la valutazione finale,

«il più probabile valore di mercato del bene», scrive la giunta nella delibera, un prezzo ricavato anche considerando che chi volesse gestire e compiere attività di karting o rumorose dovrà impegnarsi a realizzare entro sei mesi, con possibile proroga a un anno, degli interventi per ridurre l'impatto acustico, come valutato dal Comune dopo una recente perizia sul compendio.

Le due particelle site a Pilcante, hanno una superficie di 975 metri quadri e di 3 ettari. Il kartodromo comprende un parcheggio e un immobile che «l'offerente è tenuto ad accettare nello stato di fatto in cui si trova con la formula visto e piaciuto».

L'edificio, al piano terra uffici, officina, un negozio-noleggio, bagni, bar, depositi, infermeria e al primo piano le tribune, «è in buono stato di conservazione salvo il deterioramento ordinario e alcune problematiche»: distacchi di intonaco sulle facciate, macchie di umidità e dei pannelli mancanti nei controsoffitti della sala cronometristi. Le manutenzioni straordinarie riguardano una caldaia e dei punti delle sedute in legno delle tribune.

Poi c'è la pista. Il circuito può ospitare fino a 28 kart contemporaneamente; gira a destra, ha due rettilinei e 11 curve inserite in un nastro d'asfalto d'un chilometro.

L'area negli ultimi trent'anni s'è prestata a gare di varie discipline, eventi, noleggi, diventando un punto cardinale anche per il fatto che in regione i kartodromi sono rarissimi.

Come emerso dall'interrogazione di dicembre di Pd e Bussola, il concessionario uscente, l'Associazione sportiva dilettantistica trentina karting, un anno fa comunicava al consiglio comunale la disponibilità a continuare, ipotizzando anche l'acquisto della struttura. Segnalava però come prioritario e assolutamente non rinviabile l'ampliamento del kartodromo.

«Conosciamo la buona gestione e la disponibilità a continuare, ma ciò potrà avvenire solo se dopo aver bandito la gara di nuovo affido e/o vendita l'associazione si fosse aggiudicata il bene, sempre che decida di partecipare» rispondeva il sindaco Claudio Soini, aggiungendo che l'attuale giunta è contraria al cambio della destinazione delle campagne adiacenti, che sono aree agricole di pregio. 

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