Rovereto / Scuola

Il diploma di geometra in quattro anni: ecco la novità in arrivo al "Fontana"

Novità per lo storico istituto, entro fine gennaio è atteso il via libera della Provincia: la nuova classe sperimentale potrà partire a settembre, previste più ore di laboratorio e maggiori contatti col mondo delle imprese

di Luisa Pizzini

ROVERETO. Si aggiunge un nuovo indirizzo alle proposte dell'Istituto tecnico economico e tecnologico Fontana: dal prossimo settembre chi si iscriverà ai geometri potrà intraprendere un percorso di studi che lo porterà alla maturità in quattro anni, anziché cinque.

Manca ancora l'ufficialità, perché il via libera a questo progetto deve essere dato dalla Provincia autonoma di Trento, ma l'"ok" dovrebbe arrivare entro la fine del mese.

In tempo per organizzare la sperimentazione con una seconda classe dell'indirizzo tecnologico costruzioni, ambiente e territorio, l'attuale percorso per chi vuole diventare geometra diplomandosi in cinque anni.

E in tempo dunque anche per le pre-iscrizioni al nuovo anno scolastico, che devono avvenire entro il 28 gennaio prossimo.

«Questo progetto sperimentale - spiega il nuovo preside del "Fontana", Giuseppe Santoli - ha la finalità di diplomare gli studenti in 4 anni con un profilo in uscita coerente con le indicazioni ministeriali e i piani di studio provinciali previsti per il corrispondente percorso di ordinamento quinquennale in termini di conoscenze, abilità e competenze. Il percorso deve permettere allo studente di conseguire una preparazione adeguata ad intraprendere un percorso universitario che, se di interesse, porti alla libera professione o ad altro corso previsto nell'istruzione terziaria. Sarà unico nel panorama provinciale».

Unico per quanto riguarda l'indirizzo dedicato ai geometri, perché a Rovereto già qualche anno fa ha debuttato il liceo Steam con il diploma in 4 anni.

Indubbiamente questo tipo di maturità richiede più impegno, perché come racconta il dirigente scolastico i contenuti sono gli stessi del percorso su cinque anni.

Per questo cambiano i piani di studi con più esperienze laboratoriali e cambia l'organizzazione didattica.

Si passa da 35 a 38 ore settimanali, con un unico rientro pomeridiano ed alcune ore da remoto. Aumenteranno anche le settimane di lezione, che da 33 passano a 35 in un anno, quindi si inizierà un po' prima a settembre e si finirà un po' dopo a giugno. Se ci saranno i numeri - e questo è uno dei due vincoli perché la nuova proposta diventi realtà già dal prossimo settembre - partirà un'unica classe e se le richieste saranno superiori a 24, verrà fatta una selezione.

Di certo il nuovo indirizzo porta una ventata d'innovazione in una scuola che negli ultimi anni ha fatto registrare un calo degli iscritti.

«L'idea è di anticipare di un anno l'uscita dalla scuola secondaria, per adeguarsi anche alle usanze europee. E, di conseguenza, entrare prima nel mondo del lavoro. Se andrà in porto l'accordo anche con gli ordini professionali, una ragazza o un ragazzo potranno diventare geometri a 21 anni».

Il preside Santoli sottolinea anche l'impostazione diversa di un percorso di studi come questo: «Il piano di studi come detto sarà più laboratoriale, cercheremo di far lavorare gli studenti sul campo e di farli interagire anche con le realtà professionali.

Per questo ci sarà qualche rientro a scuola anche il sabato, per poterlo fare».

Le interazioni con il mondo del lavoro e l'ateneo saranno tante: «Questo percorso lo abbiamo progettato con il collegio provinciale dei geometri e stiamo cercando una collaborazione con la facoltà di ingegneria, perché c'è la possibilità di un nuovo percorso triennale universitario che abiliti alla professione».

comments powered by Disqus