L’incidente/ Allarme

Raccolta rifiuti, esplode un camioncino a metano, due operai salvi per miracolo

Il mezzo per la raccolta della plastica va a fuoco ad Avio, la rabbia del sindacato Cgil: «Da tempo abbiamo avvertito dei problemi di quel tipo di veicolo»

AVIO. Fortunatamente nessuno si è fatto male ma è stata una questione di attimi, ieri mattina alle 9 in via dei Molini ad Avio  dove un camioncino per la raccolta della plastica è «esploso». A provocare il rogo che in pochi minuti ha avvolto il mezzo sono state le valvole di sicurezza della bombole di metano che alimentano il veicolo. Ma i due operai che erano a bordo ed avevano appena concluso il loro giro di raccolta se ne sono accorti in tempo ed hanno fatto in tempo a fermarsi a bordo strada per poi correre lontani dal mezzo.

Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco volontari di Avio - sette uomini in tutto - che hanno spento le fiamme con dello schiumogeno. Il mezzo, tra l'altro, si trovava a ridosso di una scarpata che ha cominciato a prendere fuoco. I pompieri quindi hanno circoscritto anche le fiamme che si stavano propagando verso il bosco.

Immediata la reazione del sibdacato Cgilk, con una nota: «La Funzione pubblica Cgil esprime sollievo per il pericolo scampato dai due lavoratori della Snua. L'esplosione di questa mattina, ad Avio, del mezzo a metano che stavano utilizzando per la raccolta differenziata della plastica, poteva trasformarsi in una tragedia».

In zona era presente il funzionario Fp Cgil Giovanni Virruso che, assieme al segretario generale Luigi Diaspro, spiega: «I due lavoratori si sono salvati solo grazie alla loro prontezza di riflessi. Detto questo, sul tema della sicurezza è doveroso sottolineare che già in passato, e a più riprese, siamo intervenuti proprio presso la ditta Snua, su sollecitazione dei nostri iscritti. Molte erano le segnalazioni che si concentravano proprio sui veicoli "piccoli", quelli entro i 35 quintali, come quello esploso stamattina».

Da tempo i lavoratori chiedono manutenzioni sistematiche su tutto il parco mezzi che peraltro, per i veicoli piccoli, viene dal precedente assegnatario del servizio, la Padova 3. Va chiarito che il mezzo esploso è invece di proprietà di Snua. La richiesta di un'immediata, sistematica e approfondita revisione e manutenzione di tutti i mezzi in uso agli operai viene oggi reiterata con grande forza. Per il settore della raccolta rifiuti i mezzi sono vero e proprio luogo di lavoro, al pari di una postazione in un'azienda industriale. Per questo non si può in alcun modo prendere in considerazione l'idea che sulla sicurezza dei mezzi si possa soprassedere o risparmiare.Virruso e Diaspro concludono: «È chiaro che il fatto di oggi non può essere in alcun modo liquidato come una fatalità: il problema c'è da tempo e da tempo era stato segnalato. Gli investimenti dell'azienda hanno riguardato solo i mezzi sopra i 35 quintali e non quelli piccoli, su cui si sono concentrati i nostri allarmi e le nostre richieste. I fatti di oggi mostrano purtroppo che il problema, seppure sollevato a più riprese dai lavoratori, colpevolmente non sia stato preso in considerazione: ci aspettiamo un immediato cambio di rotta. Vigileremo che ciò accada».

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