Croce Rossa Altipiani Filippo Degasperi attacca "Aiutare? Pensano al profitto"

Quando si dice “sparare sulla Croce Rossa”: il consigliere ex pentastellato e ora Onda Civica Filippo Degasperi interviene sulla crisi della Cri Altipiani, sottolineando come una situazione simile, con la progressiva riduzione dei volontari, sia da imputare a problemi strutturali prevedibili. «Quando dal volontariato si passa al business (per pochi naturalmente) - sottolinea Degasperi - è chiaro che i volontari veri piano piano se ne vanno, mentre sullo sfondo si prospetta la sempre più ampia privatizzazione del Servizio 118 emergenza in Trentino. Era previsto da tempo». E rincara: «Il progressivo ritiro del 118 su vasti territori lascia spazio per i privati, che però sono sempre più professionalizzati: è naturale che i volontari puri, che vengono sfiancati dalle troppe incombenze, a questo punto si ritirino». Per il consigliere «si tratta di un modello di assistenza». «Io credo - spiega - che il livello base debba essere garantito dal 118, e che le associazioni di volontariato debbano integrare quel servizio, non sostituirlo. Quando questo accade, si va verso un’altra direzione».
A sostegno della sua analisi porta due interrogazioni fatte un anno fa. Nella prima veniva preso in esame il caso dell’uso dei mezzi Cri in servizio al 118», ovvero «mezzi di soccorso appartenenti alle aziende di volontariato che macinano centinaia di chilometri a pagamento solo per raggiungere la postazione di servizio e rientrare in sede», più specificatamente parlava delle frequenti trasferte da Folgaria a Pellizzano, con un «rimborso pari a 1,2 Euro/km». Una bella cifra, a cui aggiungere «il compenso per lo stazionamento (circa 17 euro/ora) e per le prestazioni».
Più delicata, ma non per questo meno grave, la questione sul personale: il consigliere parlava di «organizzazioni private che sostengono l’operatività di Trentino Emergenza 118», ovvero «soggetti con caratteristiche molto variegate visto che si passa dalla piccola associazione di valle alle grandi realtà con fatturati da media impresa». In questo Degasperi ravvisava poca trasparenza e grande confusione di ruoli, con «personale dipendente che “volontariamente” si rende disponibile oltre all’orario di servizio».
L’emergenza Croce Rossa Altipiani era emersa un paio di giorni fa, quando i sindaci di Folgaria, Lavarone e Luserna avevano scritto una lunga e accorata lettera aperta ai loro concittadini per invitarli a partecipare al prossimo corso per volontari, in partenza il 17 novembre.

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