Paura per il contagio Covid sospese quattro partite di calcio in prima categoria in Lagarina

Covid è tornato. Lentamente, con numeri nemmeno paragonabili a quelli del marzo scorso, ma è tornato. E pian pianino cominciano a sentirsi le conseguenze. A pagare pegno è il mondo del calcio: rinviate in Vallagarina quattro partite della prima categoria. E non perché ci sia qualcuno di ammalato. Il rinvio dipende dal fatto che si sta provando ad essere responsabili e a fare il possibile per il propagarsi del contagio.

I problemi sono sorti quando si sono verificati alcuni casi di contagi in Vallagarina: due i focolai individuati, uno ad Ala e l’altro a Calliano, che però ha coinvolto un giocatore del Besenello. Da qui la quarantena volontaria della squadra. E questa era la fotografia solo due giorni fa.

Sia chiaro, per fortuna nessuno è in gravi condizioni, i più sono asintomatici e nessuno è in ospedale. 

Naturalmente i primi ad essere fermati sono stati i ragazzi del Besenello, che avrebbero dovuto ieri confrontarsi con il Cus Trento. E questa non è una sorpresa per nessuno: uno dei ragazzi della squadra è positivo, meglio fermarsi. Ma il presidente della società Roberto Ondertoller l’aveva già annunciato: si sarebbero cercati i contatti del ragazzo, per bloccare il contagio sul nascere.

Ecco come si è arrivati, per esempio, allo stop della partita tra L’Us Isera e la Rovere di Lizzana. Nessuno degli atleti è ammalato, nessuno ha sintomi, ma la Rovere pochi giorni fa ha disputato un incontro amichevole con il Besenello. E inoltre per motivi di lavoro un atleta di Lizzana ha contatti regolari con un collega del Besenello. «Quando abbiamo saputo la situazione, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio agire con senso di responsabilità - spiega il presidente dell’Isera Alberto Sordo - quindi abbiamo sentito il medico della Fgic. Sappiamo che non ci sono rischi, ma è meglio andare in campo in sicurezza. Anche per non far passare l’idea poi che è il calcio a amplificare il contagio. La partita è statasospesa: la riprenderemo non appena il tampone dell’atleta di Lizzana risulterà negativo».

Il nocciolo della questione è semplice: ci si impegna tutti, anche oltre gli obblighi di legge. E così è stato fatto per l’incontro Trambileno Athesis: pure qui nessun malato, ma un familiare di un membro dello staff tecnico del Trambileno è andato in ferie con un giovane del Besenello. Come si vede, la precauzione è massima. «Siamo stati informati, l’ho detto alla squadra. In questo momento serve grande responsabilità da parte di tutti, delle squadre e dei singoli - evidenzia il presidente di Athesis Francesco Mattè - Gli atleti lo sanno e sanno come comportarsi: uno dei miei ragazzi mi ha chiamato, sabato era uscito con uno dei positivi. Non si è presentato all’allenamento, sta a casa, ora farà il tampone. D’altronde il sistema regge se ognuno di noi fa la sua parte per garantire il controllo. Certo la preoccupazione rimane: se alla seconda giornata di tornei già si sospendono 4 gare, non so come il sistema possa tenere. Noi però ci siamo e facciamo la nostra parte. Rispettando le regole». 

Medesime le modalità degli stop per Monte Baldo - Guaita. In questo caso le preoccupazioni sono per un giovane rientrato dalla Croazia, in attesa di tampone.

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