Tre elicotteri e i droni ma da cinque giorni non si trova il disperso sul monte Pasubio

E' un vero mistero la scomparsa dell'escursionista vicentino nel massiccio del Pasubio. Dopo il mancato rientro a casa sabato scorso, l'uomo di 42 anni è letteralmente scomparso e cinque giorni di ricerche non hanno portato a niente. 

Anche ieri è stato un giorno di ricerche senza purtroppo alcun esito. Alla chiusura del quinto giorno di ricerca, nessuna novità ha permesso ancora di far luce sulla scomparsa di Daniele Mezzari, di cui nulla si è più saputo da sabato scorso, quando ha lasciato la sua macchina al Rifugio Balasso per una camminata sul Pasubio.

Ieri mattina l'elicottero della Sezione aerea di Bolzano della Guardia di finanza, dopo un sorvolo, ha portato in cima alla Strada degli eroi personale del Sagf (DSoccorso Slpino della Guardia di Finanza), disceso poi lungo uno degli itinerari plausibili. Nel pomeriggio è stato invece l'elicottero dei Vigili del fuoco di Trento, con a bordo un tecnico del Soccorso alpino di Schio, a perlustrare vaste aree della zona. Sono stati visionati con accuratezza i canali e i sentieri di Val Canale, Val Leogra, Vallarsa e anche la parte del Sengio Alto. Due unità cinofile del Sagf di Auronzo e Domodossola hanno poi battuto a rastrello i boschi della bassa Val Canale, Prà dei Penzi, Sojo Rosso, quelli dal Rifugio Balasso al Pian delle Fugazze, l'area attrno all'Ossario e al Ponte Avis. Altri soccorritori si sono mossi ancora con il drone. Purtroppo nulla di nuovo è emerso.

Da giorni opera anche l'elisoccorso del Veneto, che porta in quota le squadre di volontari dal versante di Torri del Pasubio.

 

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