Mori, ladri senza scrupoli Rubati i cavolfiori solidali

di Tommaso Gasperotti

Furto negli orti moriani del progetto di agricoltura sociale «Mi Coltivo». Spariti, lunedì mattina, una trentina di cavolfiori «solidali» pronti per essere consegnati alle dieci comunità alloggio della cooperativa sociale Villa Maria.
«Hanno sottratto circa 70 chili di ortaggi. Vuol dire che hanno apprezzato il nostro prodotto. - ironizza Maurizio Passerini , responsabile del progetto - Un taglio da professionisti, tra l'altro, forse l'intento era quello di rivenderli a qualche mercato».

Un amaro risveglio che se da una parte ha destabilizzato i dodici agricoltori a chilometro zero di «Mi Coltivo», tutti ragazzi e ragazze con disabilità e fragilità, dall'altra ha permesso al gruppo di avviare un'originale indagine investigativa e rielaborare insieme quanto successo.

«Non ci facciamo abbattere per così poco e dal forte dispiacere iniziale. - sottolinea Passerini - Siamo passati all'azione con un messaggio che ci fa riflettere sul profondo valore del progetto».
All'ingresso degli orti in località alla Valle hanno appeso un cartello. Sopra alle classiche frasi di circostanza è stata tracciata una scritta a pennarello, più forte di ogni risentimento: «Peccato che tu, che hai rubato i cavolfiori, non conosca la nostra storia. Siamo "Mi Coltivo", un progetto di agricoltura sociale. Lavoriamo la terra con amore, dedizione e sudore. I cavolfiori erano per le comunità alloggio della cooperativa sociale Villa Maria che accolgono persone con fragilità. Noi abbiamo dei valori: il rispetto, l'impegno, la dedizione. Speriamo che anche tu li possa imparare per compiere al meglio la tua vita. Un sorriso di incoraggiamento».

La giusta filosofia per continuare a coltivare non solo buonissime verdure, ma un sogno. Quello di creare lavoro e relazioni attraverso nuovi processi produttivi. Con fantasia e coraggio.

«Coltivare con amore è un sogno che non viene cancellato da un simile gesto e stamattina saremo di nuovo operativi, tutti al nostro posto, per consegnare le nostre verdure a chi ne ha bisogno», sottolineano i ragazzi di «Mi Coltivo».
Ovviamente, visto anche il fastidio dettato da chi ha voluto colpire una realtà sociale, sono stati tanti i messaggi di solidarietà arrivati ieri all'indirizzo degli orti e sulla pagina Facebook del progetto. «Cattive persone ma buongustaie. Voglio pensare che lo hanno fatto sapendo che verdura così buona e coltivata con tanto amore, si trova solo lì. Siamo tutti con voi!», scrive Italo, un affezionato cliente. «Ripartiamo con rinnovato entusiasmo e voglia di fare comunità, di stare insieme, di coltivare orti e relazioni. Tanto bene non si cancella con un singolo gesto incivile, avanti tutta!», è il messaggio di Massimo. Che, nonostante il colpo gobbo, non si perde d'animo.

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