Muore a due giorni dall'incidente: Laura Frate, 53 anni, era in moto dietro al compagno a Vo' Sinistro

La tragica notizia è arrivata nella tarda mattinata di ieri: Laura Frate, la donna veronese di 53 anni rimasta gravemente ferita nell’incidente in moto di domenica a Vo’ Sinistro, non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha smesso di battere nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento, dov’era arrivata in fin di vita due giorni prima.

Un’altra croce sulle strade del Trentino, in questo inizio estate funestato da una serie di incidenti come questo. Stavolta poco distante dal confine con il Veneto e dalla città in cui ieri è rimbalzata questa triste notizia.

Laura lascia il fratello, che fino all’ultimo ha sperato di vederle riaprire gli occhi, e la madre. Insieme avevano affrontato 28 anni fa anche la tragica morte della sorella di Laura, uccisa dal marito. Ora un nuovo dolore ha colpito la famiglia.

Laura lascia anche il compagno 44enne di Sommacampagna che domenica mattina guidava la potente Bmw diretta in Trentino. Erano le 11.30 e viaggiavano in direzione nord sulla Ss12 all’altezza di Vo’ Sinistro quando la Skoda station wagon che li precedeva ha impostato la manovra di svolta a sinistra. La moto con a bordo i due veronesi non è riuscita ad evitarla. L’ha centrata sulla portiera posteriore, ma mentre il guidatore della moto è riuscito a rimanere ancorato alla moto e si è rotto soltanto un polso o poco più, la sua compagna di viaggio è stata sbalzata via. Prima il colpo contro l’auto, poi l’atterraggio a sei o sette metri di distanza. Il casco non l’ha protetta abbastanza e quando sul posto sono arrivati i soccorritori l’hanno trovata incosciente e che faticava a respirare.

Hanno cercato di stabilizzarla e poi di portarla il più velocemente possibile al Santa Chiara di Trento, caricandola sull’elicottero. Tutto quello che era possibile è stato fatto, dai soccorritori prima e dai medici poi, ma non è bastato. Dopo due giorni appesi ad un filo di speranza, Laura Frate ieri è morta.

La donna lavorava a Sommacampagna nella società pubblica Acque Veronesi. Quella di domenica avrebbe dovuto essere per lei e per il compagno una giornata spensierata, invece poco dopo aver varcato il confine lo scontro con un’auto ha segnato il loro destino.

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