Mori, i ladri forzano le Poste Ma non c'è bottino

Forse si sono spaventati una volta sentito l’allarme, forse l’arrivo tempestivo dei carabinieri li ha convinti a sparire, prima di mettersi davvero nei guai. Fatto sta che i ladri che sabato notte hanno preso di mira l’ufficio postale di Mori non si sono portati a casa nulla. Del loro passaggio sono rimasti solo i segni di un’effrazione.

L’allarme è scattato domenica all’1.38 precise. Pochi minuti prima, approfittando del buio - e della tranquillità che di solito c’è nelle notti moriane, in cui è facile immaginare di non incrociare testimoni - qualcuno si era avvicinato all’ufficio postale e aveva cercato di entrare, forzando la porta d’ingresso. Ladri un po’ improvvisati evidentemente, perché si sono lasciati intimidire dall’allarme, scattato subito e collegato con la centrale operativa dei carabinieri. Ecco perché il radiomobile è arrivato sul posto in modo tempestivo. Al loro arrivo i militari non hanno trovato nulla, se non i segni del tentativo di effrazione: i malviventi se n’erano già andati. Per altro nella stessa notte hanno tentato di fare un identico colpo a Segonzano.

Certo il bersaglio scelto non era dei più facili: le Poste - come l’azienda fa notare in un comunicato - ha investito molto negli ultimi anni in sicurezza: «Dei 187 uffici postali in provincia di Trento, per esempio, 116 sono dotati di caveau blindato con speciali casseforti con apertura temporizzata e sono attivi 260 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione dell’operazione. L’effetto deterrente generato da tali accorgimenti ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi degli ultimi anni».

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