Calliano, riapre la stazione dalla Provincia 2,81 milioni per far fermare i treni locali

 La notizia del via libera già era stata data. Ma quando in ballo ci sono fondi pubblici da una parte e Ferrovie dall’altra, si dubita fino all’ultimo. Ecco perché ieri è stata accolta con entusiasmo, dalle parti di Calliano, la notizia dell’accordo tra Provincia e Rfi, per il rifacimento della stazione. Quella struttura dovrà essere funzionante dal 2022, quindi i lavori previsti saranno programmati nei prossimi mesi, allo scopo di chiudere il cantiere nel 2021, riconsegnando alla comunità dei pendolari una stazione decorosa. Costo per la Provincia: 2,81 milioni di euro.
Il tema è annoso, se n’è discusso per parecchio tempo. Da Calliano - ma anche dai paesi limitrofi - era pressante la richiesta di rendere fruibile un collegamento ferroviario. La cosa non era impossibile: Calliano è sull’asse del Brennero, quindi sul tracciato ferroviario che già serve il Trentino. In tempi in cui si discute di mobilità alternativa e i tentativi di riduzione delle emissioni e più in generale dell’inquinamento non sono più desideri di una minoranza di utopici ambientalisti, ma sono ormai priorità conclamate per garantire la sostenibilità del pianeta, avere mezzi pubblici efficienti è fondamentale. E il treno, da questo punto di vista, è strategico. Da qui la richiesta e l’accordo, ormai mesi fa, tra Rfi e Provincia. Ieri l’esecutivo Fugatti ha approvato il protocollo, che sarà firmato appunto con le ferrovie. Insomma, si parte davvero.

Il protocollo definisce chi fa cosa e in quali tempi. La prima cosa da fare è mettere mano alla vecchia stazione, per renderla funzionale. A pagare i lavori sarà la Provincia, che ha stanziato allo scopo 2,81 milioni di euro. Al termine dei lavori, da lì si calcola che dovrà passare un flusso di passeggeri (non solo di Calliano, ma anche dai paesi limitrofi) stimato attorno a 852 spostamenti.
I primi interventi riguarderanno le banchine e il sottopasso, con la realizzazione di due nuovi marciapiedi, un ascensore in corrispondenza di ciascuna banchina e delle pensiline a copertura delle scale e di parte dei marciapiedi. Per quanto riguarda invece il fabbricato, si prevede di mettere in sicurezza lo stabile, e di ristrutturare l’area al piano terra, così da organizzare lì i servizi necessari per l’utenza, che in stazione si aspetta di trovare dei bagni decenti e un’area apposita dove attendere il proprio treno, oltre che lo spazio necessario per fare il biglietto, a Calliano attraverso le biglietterie automatiche. Infine, sarà rivista tutta l’area attorno alla stazione, con il riordino della zona, la sostituzione dell’attuale illuminazione e la realizzazione di parcheggi.

L’investimento sulla stazione di Calliano è ritenuto strategico, anche perché il servizio è pensato per dare risposte ad una comunità più ampia: servirà infatti anche Besenello e Nomi, ora serviti solo dal servizio di corriere. Ed è su questo aspetto che si è calcolato il bacino d’utenza della futura stazione: tra Calliano, Nomi, Besenello e Volano, si calcolano 8 mila residenti, a cui si aggiungono i 3 mila residenti di Fologaria. Questa la base sulla quale si è calcolato che la media giornaliera per la stazione di Calliano potrebbe attestarsi su 852 spostamenti al giorno. Forse un po’ ottimistica, come previsione, ma sufficiente a giustificare l’investimento.
A Calliano fermeranno, dal 2022, tutti e 63 i treni regionali che ogni giorno transitano lungo la linea del Brennero. A questi si aggiungeranno 3 dei 14 regionali veloci. Non fermeranno a Calliano le frecce (12 al giorno) i 10 OBB austriaci e i 4 convogli Italo.

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