È tornato il Cheese Rolling La gara folle di S. Valentino

di Tommaso Gasperotti

Due anni fa - era il 3 giugno 2018 - l'annuncio dello speaker, poco prima della discesa finale, fu come un fulmine a ciel sereno. «Quelli che vedete lassù, in cima alla pista nera, - aveva detto con il nodo alla gola prima di pronunciare il fatidico "Pronti, rotola, via!" - saranno gli ultimi corridori del Cheese Rolling Italia e questa, la decima, sarà l'ultima edizione della festa».
Ieri, però, sulla pagina ufficiale della manifestazione ha fatto capolino la notizia che tutti gli appassionati della folle corsa aspettavano: il Cheese Rolling è tornato.

Quel «Pensavate fosse finito», seguito da alcuni puntini di sospensione, in poche ore ha ottenuto centinaia di condivisioni. E in tanti, adrenalina già alle stelle, si sono segnati la data in agenda: 6 giugno 2020. Davide Campostrini , presidente della Baruffaldi Snowboard Team, la storica associazione che nel 2003 portò il Cheese Rolling sui prati di San Valentino, non nega la gioia per il continuo della kermesse che ha come protagonisti una forma di formaggio e decine di pazzi concorrenti, arrivati da tutto il mondo, pronti a rincorrerla: «È vero, avevamo deciso di smettere. Dopo dieci edizioni, qualche anno in più sulle spalle e famiglie al seguito, ci pareva giusto chiudere un ciclo, ma i giovani della Colonnina hanno spinto per riproporre l'evento, convincendoci a tornare».

«Non volevano che una manifestazione come questa, conosciuta a livello nazionale e internazionale, scomparisse - commenta Francesco Zandonai , per tutti "Zan-f", dal 2017 presidente dell'associazione giovanile "La Colonnina" - e così, senza pensarci su due volte, abbiamo deciso di prenderci in carico l'organizzazione dell'evento, oneri burocratici in primis. Gli amici della Baruffaldi Snowboard Team, grazie ai contatti e all'esperienza maturati in questi anni, si occuperanno della storica gara, mentre noi, con il supporto anche di altre associazioni brentegane, di tutto il resto». Un passaggio di consegne, dalla vecchia guardia ai compaesani di qualche anno più giovani, che guarda ad un obiettivo comune: offrire sì un'occasione d'incontro e divertimento, ma anche contribuire alla valorizzazione del proprio territorio.

«In questi anni, tra calcio splash, feste di capodanno e altri eventi, siamo cresciuti molto - prosegue Zandonai a nome di tutto il gruppo, una quarantina di ragazzi e ragazze dai 16 ai 30 anni, - e ci sembrava giusto, tutti assieme, continuare con questa tradizione». Tradizione arrivata sì dal Galles, ma ormai di casa a Brentonico dove il Cheese Rolling è l'unica tappa italiana riconosciuta anche dal circuito britannico. Stesso posto, quindi: i pendii scoscesi di San Valentino.

Stesso spirito, atletico e goliardico allo stesso tempo. Le novità dell'undicesima edizione, per ora, rimangono ancora top secret. Anche se, «per allenare le nuove leve in vista delle future edizioni», ci sarà una pista per i corridori più piccoli. Confermate poi la storica sfida di birra e salsiccia e la festa serale. Un passaggio di consegna dunque, ma soprattutto generazionale, che ha fatto centro: il 6 giugno preparate caschetti, ginocchiere e il tifo delle grandi occasioni. Il Cheese Rolling è tornato.

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