Valanga sul Monte Altissimo di Brentonico due sciatori riescono a "galleggiare", salvi. All'Alpe di Siusi muore una donna con le ciaspole

Una valanga di grosse dimensioni si è staccata oggi poco dopo le ore 14 sul monte Altissimo, fraNago e Brentonico, sfiorando due scialpinisti che però sono rimasti illesi. Si sono concluse poco dopo le 15 le operazioni di soccorso e di bonifica di una valanga che si è staccata sul versante est del Monte Altissimo a una quota di circa 2.000 metri lungo un canale al di sotto del rifugio Damiano Chiesa. Il distacco nevoso - con un fronte di 50 metri circa di larghezza e di 350 metri di lunghezza - ha coinvolto di striscio due escursionisti, un uomo roveretano del 1964 e una donna di Trento del 1968, che si trovavano al margine della valanga e sono stati trasportati a valle lungo il pendio per circa 200 metri ma senza essere travolti e sepolti dalla neve. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 14.15 da parte di un testimone che ha assistito al distacco della valanga.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento immediato dell’elicottero. Il sorvolo sulla zona interessata ha permesso di individuare immediatamente i due escursionisti che si trovavano a lato della valanga.

Mentre l’Unità cinofila del Soccorso Alpino è stata fatta sbarcare con il verricello alla base della valanga, il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati sui due escursionisti. Verificate le loro buone condizioni di salute, i due escursionisti sono stati accompagnati in sicurezza fino al rifugio Graziani. Per loro non è stato necessario il ricovero in ospedale. Nel frattempo si è proceduto con le operazioni di bonifica della valanga per verificare che non ci fossero altre persone coinvolte, operazioni che hanno dato esito negativo.

Numerose le squadre di soccorritori e le unità cinofile a disposizione in diverse piazzole di tutto il Trentino, pronti a intervenire per dare supporto in caso di bisogno. Il loro intervento non è stato necessario.

Nella foto, il fronte della valanga dell'Altissimo (fonte: Soccorso Alpino del Trentino)


Oltre all’intervento in valanga, nella giornata di oggi si sono succeduti altri tre interventi del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.
Il primo per una persona che si è sentita poco bene nella zona di Malga Conseria (Val Campelle, comune di Scurelle). La chiamata al Numero Unico 112 è arrivata verso le 10.25.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento di quattro operatori delle Stazioni di Levico e di Bassa Valsugana che hanno raggiunto l’uomo grazie al quad cingolato, un mezzo adatto a muoversi in velocità sulla neve. L’uomo è stato quindi trasportato a valle in sicurezza fino al parcheggio di Ponte Conseria per poi proseguire verso l’ospedale in autonomia per sottoporsi agli accertamenti medici.

Alle 12.15 altro intervento in aiuto di una sci-alpinista che si è procurata un trauma agli arti inferiori sotto cima Nassere (catena del Lagorai) a una quota di circa 2.150 m.s.l.m. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero, che ha recuperato a bordo l’infortunata e l’ha trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Infine, l’elicottero è intervenuto nuovamente, poco prima delle 15, per recuperare e trasportare all’ospedale di Cavalese una sci-alpinista che si è procurata un trauma agli arti inferiori in zona Pian dei Fiacconi (Marmolada).


IN ALTO ADIGE - Altra valanga, purtroppo mortale, si è verificata nelle stesse ore in Alto Adige. E' stata recuperata senza vita in un crepaccio dal soccorso alpino un'escursionista con le ciaspole travolta da una slavina sull'Alpe di Siusi. La vittima è una donna di Brunico di 62 anni rimasta sepolta dalla neve poco dopo le 12.30 di oggi. La valanga è caduta vicino alla stazione a monte dell'impianto di risalita Punta d'oro-Goldkopf. L'allarme è stato dato da un'amica della vittima.

Solo 24 ore prima una valanga in Val d'Ultimo aveva sepolto uno scialpinista trentino, che si è salvato dopo 50 minuti nella neve.

 

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