Le case gratis a Luserna per quattro giovani coppie con il co-housing Itea

Volete mollare la vita frenetica e andare a vivere in montagna? Se andate a Luserna, la Provincia vi dà la casa gratis (in affitto, per 4 anni). Ma dovrete essere fra i 4 fortunati vincitori.

Il progetto pilota (si chiama «co-housing») interessa il territorio degli Altipiani Cimbri e punta a contrastare lo spopolamento attraverso l’insediamento di nuovi nuclei familiari. Ed oggi è stata firmata la convenzione attuativa fra Provincia, Comune di Luserna, Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri e Itea Spa. E per il futuro è già stata coinvolta Fondazione Demarchi.

Come funziona il progetto «Nuova linfa per la comunità cimbra»? A Luserna saranno offerte alle giovani famiglie le condizioni ideali per diventare autonome, costruire un nuovo progetto di vita e contribuire allo sviluppo e alla vita di un territorio montano.

Il progetto della durata di quattro anni prevede la messa a disposizione di 4 alloggi non arredati, di proprietà di Itea spa, nel comune di Luserna. Gli appartamenti saranno messi a disposizione gratuitamente; rimarranno a carico degli affittuari solo utenze e spese ordinarie. Le giovani famiglie saranno accompagnate e sostenute da esperti di processi partecipati, affinché possano avere un ruolo attivo nella comunità che li ospita. Al termine dei quattro anni, gli inquilini coinvolti potranno – tra le altre cose – lasciare l’alloggio per altre soluzioni abitative, oppure rimanere a Luserna corrispondendo un canone agevolato.

Le quattro giovani famiglie (con o senza figli) selezionate dal bando prenderanno parte ad un processo partecipato, che prevederà una formazione iniziale con il coinvolgimento della comunità locale.

Chi parteciperà al progetto sarà chiamato ad inserirsi attivamente nella comunità locale. Dopo la firma dell’accordo verrà istituito un gruppo di lavoro che deve predisporre il bando di selezione delle giovani famiglie; i criteri di selezione terranno conto dell’età, della loro condizione familiare, della residenza, della motivazione, della presenza o meno di figli. Per candidarsi ad essere ospitate negli alloggi messi a disposizione, alle interessate sarà chiesto di scrivere una lettera motivazionale - esplicitando motivi e aspettative da questo progetto di abitare collaborativo.

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