Troppi Tir: i residenti vogliono i divieti sulle strade

di Tiziano Dalprà

Sommessamente, ma in maniera più decisa,sale la protesta degli abitanti degli Altipiani Cimbri che ogni giorno si trovano le loro vie di principale collegamento con il fondovalle intasate di camion, quasi sempre di provenienza straniera.

Le statali 350 (Calliano-Folgaria) e 349 (Valdastico-Fricca) sembrano essere diventate il corridoio principale di collegamento per i trasporti internazionali. I Tir salgono e scendono causando ingorghi, quasi sempre il traffico viene bloccato, poi quando questi bestioni della strada si incontrano le difficoltà aumentano a livello esponenziale ci vogliono delle mezzore perché riescano ad assumere un assetto ideale e ripartire. Il problema è di assoluta urgenza, già i collegamenti tra fondovalle e montagna sono difficili, alle volte precari se poi ci aggiungiamo i Tir è chiaro che il castello crolla.

«Ci vorrebbe un divieto di transito», dicono molti montanari. La proposta allo stato attuale non sembra percorribile essendo le bretelle di collegamento classificate come strade statali, ma in realtà sono provinciali. Il problema esplode nella sua completezza nella stagione invernale quando l’assetto stradale è coperto di neve e bisogna essere adeguatamente attrezzati per affrontare salite e discese pericolose. Molti Tir non montano nemmeno le catene e alla prima manovra si mettono di traverso  bloccando letteralmente la sede stradale mobilitando forze dell’ordine e vigili del fuoco. La situazione dovrebbe essere analizzata, l’incontro che avviene spesso tra le corriere (sia di linea che di turisti) e gli ingombranti Tir crea suspance e notevoli perdite di tempo.

Le vie degli Altipiani Cimbri sono le arterie che consentono in linea d’aria un collegamento più vicino con il Veneto ed in particolare con le zone industrializzate di Vicenza e Treviso. Qualcosa si dovrà fare la situazione nel picchi turistici tende a peggiorare.

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