Strade invase dalle moto e trasformate in pista La rivolta dei sindaci degli Altipiani «La domenica paura a uscire di casa»

di Barbara Goio

Fa discutere il video divenuto virale proprio in questi giorni in cui alcuni motociclisti forzano un posto di blocco dei carabinieri proseguendo a folle velocità rischiando di investire in pieno un rappresentante delle forze dell’ordine che si trovava sulle strisce.

Il fatto è avvenuto sulla Ss 349 nel Comune di Lavarone, al bivio per la frazione Azzolini, di fronte al «Museo del miele», e risale ad un paio di anni fa. Ma il filmato della bravata (registrato dalla GoPro sul casco di un altro centauro) è stato reso pubblico solo due giorni fa.

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«I responsabili di questo episodio - precisano al comando dei carabinieri di Rovereto - sono stati compiutamente identificati e quindi sanzionati ai sensi del codice della strada». Ma se dal punto di vista formale tutto è finito come doveva ed i «cattivi» sono stati puniti, resta alta la tensione per un fenomeno che comunque mette in croce gli altipiani, meta costante di gruppi di motociclisti attratti dalle curve strette e la possibilità di divertirsi a fare «pieghe» belle tirate.

«Gran parte dei paesi della Vallarsa - ammette il sindaco Massimo Plazzer - ha abitazioni con accessi a raso della strada e ci sono alcune domeniche in cui le persone hanno addirittura paura a uscire di casa per fare due passi. Sicuramente ci sono tanti motociclisti bravi e rispettosi, ma il problema della presenza di gruppi di centauri che corrono veloci per le strade della Vallarsa è vero e reale. Ora va molto meglio che una decina di anni fa, quando purtroppo si registrava un numero costante di incidenti e morti, ma la situazione è sempre molto critica. I controlli sono costanti, anche se con tre carabinieri e due vigili urbani si fa quello che si può: ora vorremmo abbassare ulteriormente il limite a 40 all’ora in alcuni posti come Foxi, Raossi, Speccheri e Valmorbia. Purtroppo i semafori che diventavano rossi se si superava il limite sono stati resi fuorilegge e anche l’uso del laser richiede costi di manutenzione molto alti».

«Quelli che non rispettano la legge - spiega Isacco Corradi, sindaco di Lavarone - sono una piccola parte, ma fanno tanto clamore, vanno a velocità sostenuta e tagliano le curve. Per dissuaderli dai comportamenti scorretti stiamo usando sistemi di controllo con segnalatori luminosi, nonché posti di blocco e rilevatori di velocità: noi cerchiamo di fare la nostra parte ma è difficile presidiare un territorio vasto con i pochi mezzi che abbiamo: a Luserna non c’è vigile e verso Asiago scorrazzano liberamente. Noi accogliamo molto volentieri i motocicilisti, ma il rispetto delle regole è assolutamente fondamentale».

«Un fatto con cui bisogna fare i conti - precisa il sindaco di Folgaria Walter Forrer - è il senso di solidarietà che esiste tra i motociclisti, molto più alto che tra gli automobilisti, per cui se c’è un posto di blocco da una parte, subito viene avvisato il gruppo che devia su un’altra strada, e così questi appassionati delle due ruote riescono a sfuggire ai posti di blocco. Il personale di controllo non è sufficiente e soprattutto a luglio e agosto la situazione è critica».

«Per molti esercenti i motociclisti sono una risorsa economica - conclude Plazzer - ma in Vallarsa cerchiamo un turismo diverso, di chi viene per apprezzare i paesaggi e l’ambiente, e non soltanto curve e velocità».

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