La partigiana Tosca cittadina onoraria di Nomi

Nel giorno della Festa della Repubblica è arrivato il conferimento della cittadinanza onoraria di Nomi a Tosca Giordani, «operaia, partigiana, testimone e custode attiva della costituzione» come ha sottolineato il sindaco Rinaldo Maffei nel consegnarle la pergamena.
Per il paese è stata una festa (con la partecipazione anche dei sindaci di Villa Lagarina, Pomarolo e Volano) animata dai ragazzi dell’associazione «Socialcatena».

È stato il presidente dell’Anpi Mario Cossali a tracciare un profilo della ex partigiana: «Tosca Giordani, classe 1922, nata a Pedersano da Leopoldina Perghem di Nomi e da Ettore Giordani, scalpellino per la ditta Scanagatta nelle cave di Pedersano e di Savignano. È noto il suo primo personale approccio con il fascismo in classe alle elementari, quando la maestra le strappa il quaderno sul quale lei aveva scritto un “irriverente” ritratto del duce, riferendo quello che aveva sentito in famiglia e cioè che parecchi anni prima lo squattrinato agitatore Benito Mussolini non aveva restituito a suo nonno, anche lui militante socialista, i soldi che gli aveva prestato per comperarsi scarpe e cappello. Ma è determinante per la sua formazione il clima che Tosca respira in famiglia, compreso quello che avverte a Nomi quando va a trovare il nonno Giuseppe Perghem e si ritrova nella compagnia di Valentino Perghem, Mario Springa, Giuseppe Petrolli e altri antifascisti. La giovane e bella Tosca, operaia al cotonificio Pirelli, grazie all’insistenza del padre viene coinvolta nell’attività partigiana da Giovanni Rossaro attraverso quella Vicenzina Giordani che con Giovanni era già in contatto e che diventerà sua moglie e gli darà quattro figlie. Tosca diventa così una staffetta partigiana».

 

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