Il rombo dei motori per ricordare Maurizio

La carovana degli amici domenica a Mori

È stato un pellegrinaggio laico, sui luoghi che, nel bene e nel male, hanno segnato la vita di Maurizio Zanni. È stato un grandissimo abbraccio alla famiglia del centauro, che domenica a Mori ha potuto vedere e sentire l’affetto di tante persone. Per chi ha partecipato, è stato certamente un «viaggio» strano, fatto di ricordi, di sorrisi al pensiero dei tanti aneddoti condivisi, ma anche di groppo alla gola, di nostalgia e di rimpianti. È stato tutto questo, ieri, l’evento organizzato dagli amici di Maurizio Zanni, il 39enne morto il 14 aprile per colpa di un incidente in motocicletta: una cinquantina di appassionati di due ruote, che hanno portato il rombo delle loro moto, grandi o piccole che fossero, fin sotto casa di Maurizio. Per dire, appunto, che loro si ricordano di lui e se ne ricorderanno ancora per tanto tempo.


L’incidente che è costato la vita a Maurizio Zanni risale a tre settimane fa: quella mattina lui se n’è andato, lasciando la moglie Serena, che a breve darà alla luce la piccola Nicole. Ed è proprio in nome di Nicole, nonché di Elly, la cagnolina che accompagnava Maurizio in tante gite in moto, che ieri Serena ha ringraziato i tanti che hanno aderito all’iniziativa: «Un grazie di cuore a tutti», ha scritto sulla pagina Facebook «Moto in piega... club rider», che proprio Maurizio aveva fondato, per riunire tanti appassionati di moto ormai abituati a godersi la bella stagione con gite collettive. Ieri quello si voleva ricordare. La processione di motociclette è non a caso partita dal Nero Cafè, luogo di ritrovo del gruppo. È passata dal luogo dell’incidente, per deporre un mazzo di fiori, è arrivata a casa di Maurizio e Serena. Lì gli amici hanno lasciato una maglietta dedicata a lui, prima della cerimonia, nella chiesa di S. Stefano, con la benedizione dei centauri.

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