Cani abbandonati: è allarme in Trentino

La calda estate al canile di Rovereto

di Barbara Goio

«Siamo convenzionati con venti comuni in Trentino, e quando c’è un cane abbandonato, noi andiamo a prenderlo. E gli offriamo una seconda chance». Pierluigi Raffo, che con l’associazione Arcadia ha in gestione il canile di Rovereto, è appassionato del suo lavoro, e dei suoi animali. E come ogni estate, purtroppo, aumentano gli abbandoni. Da giugno sono ormai trenta gli animali recuperati, e ancora di più le richieste di intervento.

«Dobbiamo distinguere - ci tiene a precisare - cosa intendiamo per abbandoni. Quelli dell’animale lasciato in autostrada è una bella immagine mediatica, ma non corrisponde alla realtà. Se non altro perché nelle piazzole in autostrada c’è sempre un gran via vai di gente. Più spesso si tratta di animali lasciati liberi, inselvatichiti, oppure proprio abbandonati perché hanno un comportamento problematico». «Dobbiamo fare 3 o 4 uscite al giorno e per questo - riprende - ci siamo attrezzati con più mezzi, tutti omologati e in regola, perché ci teniamo a fare le cose come si deve».

Già le regole. Ci sono, ma non sempre vengono applicate. «Sono principalmente tre le provenienze dei cani vaganti senza chip o portati direttamente al canile - spiega - o sono animali che le persone non sono più in grado di tenere, o sono cani di malga, oppure già adottati ma in maniera irresponsabile, e quindi si tratta di adozioni, magari fatte attraverso Facebook, destinate al fallimento».

Al canile di Rovereto (che vengono fin dalla Cina e dagli Stati Uniti a studiarlo per la sua eccellenza) lavorano sei dipendenti assunti, due con i voucher lavoro, e 30 volontari educatori formati. In questo momento sono ospitati 47 animali. «Tutto questo costa, ma noi ci diamo molto da fare - spiega Raffo - teniamo corsi, ci occupiamo delle certificazioni, formiamo personale specializzato: in questa maniera tiriamo su la maggior parte del nostro budget, che si aggira sui 270 mila euro. Il 40 per cento lo mette il Comune di Rovereto, e con gli stessi soldi, in strutture analoghe, viene pagata solo una persona». Tra i progetti, anche tre libri di prossima uscita: un manuale pratico, uno sulla masticazione ed uno su come trasformare oggetti di recupero in giochi per animali low cost.

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