Montalbano, cane avvelenato. Era stato adottato in Trentino

Gretel era scampata al terremoto in Abruzzo

di Laura Galassi

Gretel, uno splendido esemplare femmina di pastore maremmano, dopo essere sopravvissuta al terremoto in Abruzzo nel 2009, pensava di potersi finalmente godere l'affetto della famiglia moriana che l'aveva adottata. Ieri, invece, l'animale è stato nuovamente messo a dura prova dal destino: durante la sua passeggiata mattutina alle pendici di Montalbano, ha ingerito un boccone avvelenato. In questo momento sta lottando tra la vita e la morte in un ambulatorio veterinario, sospesa in un coma farmacologico che, si spera, dovrebbe aiutarla a superare le continue convulsioni che la colpiscono.

Il cane, che oggi ha 7 anni, avrebbe ingerito un pezzo di carne contaminato con la stricnina, un potentissimo veleno utilizzato per uccidere i topi o i piccoli predatori, come le volpi. L'incidente è avvenuto ieri attorno alle 8. Elena Bertolini, mamma di Roberto, fresco vincitore del reality Pechino Express, come ogni giorno stava portando Gretel a fare due passi dietro casa. Da vicolo Prearua, dove abita, ha condotto il suo pastore maremmano in salita, lungo la strada che si inerpica sulle fratte, i tipici terrazzamenti sotto il santuario di Montalbano.

Arrivata a qualche centinaio di metri dalle abitazioni, ha liberato Gretel che, come al solito, si è avventurata fino al limitare del bosco. Quando è tornata aveva in bocca qualcosa. Subito la signora Bertolini ha intimato alla bestiola di sputare la sostanza bianca, l'ha rimproverata e poi è tornata a casa. Il veleno ha impiegato qualche decina di minuti a fare effetto. Dalla cucina la padrona ha sentito il rumore dei conati e, quando ha raggiunto il cane, lo ha trovato già agonizzante, in preda alle convulsioni. I sintomi dell'avvelenamento erano lampanti e la famiglia ha subito portato il pastore maremmano dal veterinario.

«Il medico ha subito capito che si trattava di stricnina», racconta la nipote di Elena, Viviana Bertolini, ancora sconvolta. «Gretel stava malissimo, aveva le gambe rigide. La hanno messa in coma farmacologico, ma salvarla sarà dura. Vederla così è stato terribile, perché è un animale meraviglioso, che ha già dovuto patire tanto nella sua vita». Il cane, infatti, è nato in Abruzzo e, quando aveva solo pochi mesi, si è ritrovata a vagare tra le macerie del suo paese raso al suolo, assieme al fratello Hansel. I volontari del canile di Rovereto la hanno trovata affamata e impaurita e l'hanno portata in Trentino, dove è stata adottata dalla famiglia Bertolini.

«Mi rifiuto di pensare che qualcuno possa aver gettato quel boccone di proposito», afferma Viviana. «Con i nostri vicini non abbiamo problemi e Gretel è un animale amato da tutti. Molto più probabile è che il veleno fosse destinato a qualche animale selvatico». Nel corso del pomeriggio la famiglia Bertolini è tornata sul luogo dell'incidente e a pochi metri di distanza ha trovato una volpe morte stecchita. «In questa zona ci sono molti pollai, forse qualcuno ha voluto risolvere il problema dei predatori in questo modo, che comunque è ignobile, perché mette in pericolo tante persone e tanti animali». I sentieri dove di solito Gretel viene portata a passeggiare, infatti, sono molto frequentati dai moriani, che con il santuario di Montalbano hanno un legame affettivo particolare.

Le prossime ore saranno determinanti per la sopravvivenza di Gretel. «Ho scritto quello che ci è successo su Facebook perché vorrei evitare questo strazio ad altri. Abbiamo avvertito anche i forestali e faremo denuncia ai vigili. Non è possibile che qualcuno sia così ignorante e incauto da distribuire un veleno mortale vicino alle case», conclude amareggiata Viviana.

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