Lilli uccisa nel cortile di casa da una polpetta avvelenata

di Barbara Goio

«Zoppicava un pochino, ma sembrava una cosa che si sarebbe risolta. E invece la mia Lilli è morta perché qualcuno me l'ha ammazzata». Sara Conzatti di Pedersano parla pacatamente, ma quello che le è successo l'ha scossa profondamente perché Lilli, una cagnetta meticcia di tre anni e mezzo, è stata brutalmente avvelenata da qualcuno che ha gettato una polpetta avvelenata nel giardino di casa.

I fatti risalgono a domenica: la cagnetta zoppicava e aveva una zampetta infiammata. La sua padrona ha subito sentito il veterinario che ha promesso che l'avrebbe visitata il lunedì mattina presto. Purtroppo, quando a Lilli sono stati fatti gli esami del sangue, è emerso che l'animale era stato intossicato da una quantità importante di topicida. Tutti gli interventi per rimetterla in sesto, le flebo, i farmaci antiveleno, sono risultati inutili: nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30, la cagnetta è morta.

Lilli era già stata intossicata tre mesi fa. In quel caso presentava i sintomi tipici da avvelenamento con vomito e sangue, ma è stata salvata dal veterinario che aveva provveduto a fornirle tutti i farmaci necessari. «Allora - spiega Sara - non avevo voluto credere che una persona fosse così crudele da volere la morte del mio cane, avevo creduto che Lilli avesse mangiato il boccone avvelenato per caso, e quindi non avevo denunciato il fatto. Ora la situazione è molto diversa, e chi voleva la morte della mia Lilli ci è riuscito».

La famiglia è comprensibilmente ancora sotto shock e la figlia di Sara, che ha 12 anni, è particolarmente scossa.

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