Città

Ianeselli avverte Fugatti: «Palazzetto a Piedicastello, non si cambia»

Il governatore a sorpresa aveva parlato dell’ipotesi di realizzare non solo lo stadio ma anche l’arena nell’area San Vincenzo tra Mattarello e Trento sud. Il sindaco si arrabbia: «La nuova “casa” di basket e volley è prevista in destra Adige: questo era l’accordo ufficiale che parlava di calcio, concerti e ciclodromo a Trento sud»

di Fabio Peterlongo

TRENTO. Le parole del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, rilasciate a margine di un'interrogazione durante la seduta di martedì del Consiglio provinciale e riportate dalla consigliera Chiara Maule (Campobase), hanno sollevato non poche perplessità a Palazzo Geremia.

Fugatti ha infatti ventilato la possibilità di realizzare, nell'area San Vincenzo, non solo il nuovo stadio ma anche il palazzetto dello sport. Un'ipotesi che ha trovato la netta opposizione del sindaco Franco Ianeselli, il quale ha ribadito con fermezza che «l'accordo ufficiale tra Comune e Provincia prevede la realizzazione del nuovo palazzetto nella Destra Adige», ovvero nella zona di Piedicastello. «Per quanto riguarda San Vincenzo - ha precisato il sindaco - l'intesa contempla la costruzione di sei campi da calcio, una zona destinata ai concerti, un ciclodromo. Inoltre si dovranno valutare le infrastrutture necessarie in vista dei Mondiali di ciclismo del 2031».

Nessun riferimento, dunque, alla collocazione del palazzetto in quell'area: l'ipotesi avanzata dal presidente provinciale non trova riscontro negli accordi sottoscritti. Il sindaco ha respinto al mittente l'idea, lanciando un monito inequivocabile: «Se nella giunta provinciale sono maturate nuove convinzioni, salta la decisione del Comune di abilitare i campi da calcio. La competenza urbanistica è nostra. Avevamo capito che la giunta tenesse particolarmente alla realizzazione dei campi, anche per non perdere un importante finanziamento in scadenza». Il riferimento è al contributo pubblico previsto per il centro sportivo, che include i campi da calcio e spogliatoi, e che rischierebbe di sfumare in caso di ripensamenti o sovrapposizioni progettuali. Per l'amministrazione comunale, la collocazione del palazzetto dello sport in Destra Adige non è negoziabile.

«Il posizionamento a Piedicastello è frutto di una visione urbanistica coerente. Attorno alla struttura sorgerà un vero e proprio quartiere, attraversato da cinquemila spettatori attratti dagli eventi sportivi», ha sottolineato Ianeselli, rimarcando il valore strategico dell'intervento. Un ulteriore nodo riguarda l'area concerti. Se nell'area San Vincenzo dovessero sorgere lo stadio, il palazzetto, il complesso calcistico, il ciclodromo e tutte le infrastrutture connesse, la Trentino Music Arena rischierebbe di essere sacrificata. L'ipotesi su cui la Provincia potrebbe orientarsi è quella di spostare i concerti all'interno del nuovo stadio o del futuro palazzetto. Una prospettiva che il sindaco commenta con ironia: «Che debba essere proprio io a difendere la Trentino Music Arena è paradossale», osserva Ianeselli, notoriamente critico verso l'utilizzo dell'area di Trento sud per i mega-eventi musicali.

«In passato, la sua presenza sembrava irrinunciabile per la Provincia. Ora, invece, pare che se ne possa fare a meno. Noi abbiamo sollevato perplessità sull'uso dell'area per concerti da 120mila persone, assiepate a ridosso della linea ferroviaria. Ma per eventi di portata più contenuta, un'area all'aperto dedicata ai concerti può rappresentare una risorsa utile per la città». Il confronto tra Comune e Provincia, dunque, si riaccende su più fronti: dalla pianificazione urbanistica alla gestione delle risorse, dalla visione sportiva alla programmazione culturale. E mentre l'area San Vincenzo si conferma come uno snodo cruciale per il futuro assetto della città, resta da capire se le istituzioni sapranno trovare una sintesi o se prevarranno le divergenze.

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