Bambini / Il processo

Lascia la figlia di due anni in auto per giocare alle slot: madre dal giudice per abbandono di minore

La mamma è stata condannata anche in appello a sei mesi e venti giorni: due le assenze “certe” da dieci minuti per cambiare i soldi. Aveva lasciato il motore del veicolo acceso per far funzionare il riscaldamento, dato che era inverno

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TRENTO. Una bimba di meno di due anni lasciata da sola in macchina per almeno venti minuti nell'arco di un'ora. Con i finestrini abbassati e il motore acceso per far funzionare il riscaldamento visto che era inverno. A finire davanti al giudice una mamma accusata di abbandono di minore.

La sua spiegazione, ovvero che si era assentata due volte esclusivamente per cambiare una banconota da 100 euro (in una sala slot) senza aver mai perso di vista la bimba, non ha convinto i giudici che l'hanno condannata a sei mesi e 20 giorni. Pena sospesa ma confermata anche in appello. Il fatto quattro anni fa. Mamma e figlia sono in macchina, ma c'è la necessità - dice la donna - di cambiare una banconota da 100 euro.

Quindi parcheggia l'auto vicino ad un negozio di arredi e si reca in una sala slot per, appunto, farsi dare tagli più piccoli di banconote. La vettura la lascia nel parcheggio con i finestrini abbassati. La chiave resta inserita perché è gennaio e quindi il riscaldamento deve restare acceso per la piccola. Che resta nel suo seggiolino: sta dormendo - spiegherà la donna - e non vuole interrompere il riposino pomeridiano.

La prima ad accorgersi di quello che sta succedendo è una commessa che quando sta per entrare nel negozio vede la piccola che dorme da sola nella macchina. Dirà poi che può dire che la situazione resta tale per una decina di minuti, ma che da quanto tempo la vettura fosse lì, non può testimoniarlo. Preoccupata, tiene la piccola sotto controllo fino a quando la mamma non torna, si mette al volante. E sposta la macchina di qualche stallo. E si allontana una seconda volta.

Un'assenza anche in questo caso di una decina di minuti come ha raccontato un altro testimone. Dieci minuti da quando lui si è accorto della piccola dormiente sul seggiolino, quindi un'indicazione temporale non certa. Una vicenda che, come detto, è diventata un capo d'imputazione contro la donna. Che si è difesa dicendo che aveva lasciato la piccola in macchina, quello è vero, ma che non l'aveva mai persa di vista. I finestrini abbassati erano stati lasciati appositamente per intercettare un eventuale risveglio della piccola. Macchina che è stata lasciata accesa per aver attivo il riscaldamento.

Insomma lei, la mamma, non era in auto, ma era sempre pronta ad intervenire in caso di necessità. Un racconto che non ha fatto venir meno, secondo i giudici, il reato di abbandono di minore. Giudici che hanno ritenuto poco credibile la ricostruzione della donna anche sulla ragione del suo assentarsi: troppo tempo (almeno venti minuti) speso per cambiare semplicemente una banconota da 100 euro. All'interno di una sala slot.

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