Trento / La denuncia

San Martino, una discarica a cielo aperto in via della Pontara

Diverse segnalazioni arrivano dai residenti in zona, ma da tempo il problema è irrisolto: una piccola area verde deturpata da cartacce, lattine, bottiglie, oggetti di plastica di ogni tipo, avanzi di cibo e altro

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di Nicola Maschio

TRENTO. Cartacce, oggetti di plastica di ogni tipo (compresi alcuni secchi), avanzi di cibo, giornali e immondizia di ogni genere. E ancora, sporcizia e oggetti pericolosi, tra cui alcune siringhe. È una vera e propria discarica a cielo aperto quella segnalata dai cittadini residenti in via della Pontara e dintorni, che ormai da tempo cercano una soluzione al problema.

Addirittura, cartoni di birra, teli e altri oggetti sono incastrati nei rami più alti degli alberi, a dimostrazione di come qualcuno si sia liberato dei rifiuti gettandoli dalla strada che passa sopra alla via. Superato lo stretto tratto che attraversa le case, pochi metri dopo la salita della Spalliera, prima della parete di roccia sulla sinistra c'è una piccola area verde, da tempo abbandonata e in disuso, dove erbacce e piante ormai la fanno da padrone.

Una zona a cui, spiegano gli abitanti, sarebbe anche possibile accedere, tuttavia la situazione che si è venuta a creare tiene ben lontane le persone da quello spazio. Infatti, come anticipato, al suo interno ormai è venuta a crearsi una discarica con ogni tipo di materiale lasciato lì da chissà quanto tempo, mai ripulito e potenzialmente pericoloso.

Difficile individuare chi si addentra oltre la recinzione durante le notti oppure chi, forse ormai per triste abitudine, per liberarsi di una bottiglietta o di qualche rifiuto ingombrante decide di lanciarlo letteralmente oltre la rete. L'area infatti non è videosorvegliata.

Uno spazio che in realtà passa anche inosservato, soprattutto se si considera che spesso e volentieri proprio davanti alla recinzione vengono parcheggiate le automobili di chi abita nei dintorni.

Insomma, una situazione tutt'altro che piacevole, ma la cosa che fa più arrabbiare i residenti è che, nonostante diverse chiamate e richieste di intervento, nessuno ancora si è mobilitato per risolverla. Uno in particolare - che ha preferito restare anonimo - ha raccontato di aver interpellato direttamente l'amministrazione comunale attraverso una segnalazione sulla piattaforma SensorCivico (lo scorso settembre) ma di non aver ricevuto risposta. E una settimana fa sono stati contattati i vigili, i quali però hanno risposto di non avere competenza sull'area.

Ma da dove arriva tutta questa sporcizia? Qualcuno ha provato ad avanzare alcune ipotesi: oltre alla (purtroppo sempre presente) maleducazione e allo scarso senso civico, la vicinanza con la mensa dei frati cappuccini potrebbe essere un altro elemento da considerare, vista la grande quantità di lattine, panini e sacchetti presenti.

A nulla, fino a questo momento, sono serviti i cartelli di divieto di scarico immondizia: la speranza dei cittadini è che ora qualcuno intervenga presto.

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